14 Febbraio 2025 - 06:39

Nuove nomine a Palazzo Zanca: Bonasera, Franza e Lombardo al centro delle polemiche

Il Comune di Messina ha ufficializzato le nomine di Loredana Bonasera, Alessandra Franza e Paola Lombardo come esperte nella progettazione per le politiche di coesione 2021-2027. Le tre professioniste, già legate ad ambienti amministrativi e politici vicini all’amministrazione comunale, avranno un incarico di consulenza della durata di un anno, con un compenso massimo di 25 mila euro, oltre ad un rimborso per le spese di mobilità. Tuttavia, le scelte hanno sollevato forti critiche, in particolare da parte del Partito Democratico.

Il ritorno delle ex Amam

Bonasera e Franza, rispettivamente ex presidente ed ex consigliera di amministrazione di Amam, erano uscite dall’azienda lo scorso autunno, nel pieno della crisi idrica che aveva acceso un acceso dibattito politico. Il loro reintegro, considerato da molti una questione di tempo, ha suscitato polemiche: secondo i consiglieri del Pd, Felice Calabrò, Antonella Russo e Alessandro Russo, la decisione privilegerebbe rapporti fiduciari piuttosto che competenze tecniche specifiche.

Le perplessità sulle competenze

Il Pd ha sottolineato dubbi sulla corrispondenza tra i profili selezionati e le competenze richieste per la progettazione e gestione dei fondi europei. La critica principale riguarda l’assenza, nelle esperienze pregresse delle nominate, di competenze specifiche in settori strategici come la redazione di progetti, il monitoraggio e la rendicontazione di fondi comunitari. “La scelta sembra più legata alla fiducia e alla vicinanza politica che al merito”, affermano i consiglieri Dem.

Tempistica sospetta

Ad aggravare le polemiche, il breve lasso di tempo in cui si è concluso l’intero iter di selezione: dal bando pubblico del 17 dicembre alla scelta finale, trascorsi appena 30 giorni. Un risultato che i consiglieri di opposizione definiscono “stupefacente”, sollevando ulteriori interrogativi sulla trasparenza dell’intero processo.

Nuovi nomi per la Fondazione “Messina per la Cultura”

Parallelamente, sono stati nominati i nuovi componenti del consiglio di indirizzo della Fondazione “Messina per la Cultura”. Tra questi, spiccano Stello Vadalà, ex provveditore agli Studi e attuale esperto del sindaco, e Mirella Vinci, dirigente della Soprintendenza ai beni culturali. Anche qui, il Pd ha espresso riserve, sottolineando il rischio di una gestione influenzata da dinamiche politiche piuttosto che da un’effettiva competenza nel settore culturale.

Un’occasione mancata?

Secondo i consiglieri del Pd, questa tornata di nomine rappresenta un’ulteriore occasione mancata per valorizzare talenti esterni e giovani professionisti, spesso costretti a lasciare Messina per mancanza di opportunità. “L’amministrazione si vanta di riportare i talenti in città, ma le scelte continuano a premiare la vicinanza politica, scoraggiando chi crede nel merito e nella trasparenza”, concludono amaramente.