17 Gennaio 2025 - 08:31

Operazione “Principale”: 11 condanne per il market della droga tra Messina e dintorni

Cocaina, crack, hashish e marijuana tra Messina, Torregrotta, Milazzo e Barcellona Pozzo di Gotto

Undici condanne, alcune delle quali particolarmente severe, chiudono l’udienza preliminare dell’operazione “Principale”. Il giudice per l’udienza preliminare (GUP) Tiziana Leanza ha inflitto pene dai 16 ai 3 anni di reclusione, confermando l’impianto accusatorio elaborato dalla Direzione Distrettuale Antimafia (DDA) di Messina. L’operazione, condotta nell’aprile scorso dai carabinieri della Compagnia di Milazzo, ha smantellato un articolato sistema di spaccio che operava tra Messina, Torregrotta, Milazzo e Barcellona Pozzo di Gotto.

Il sistema del traffico di stupefacenti

L’indagine ha rivelato un’organizzazione dedita allo spaccio di cocaina, crack, hashish e marijuana, con base operativa a Torregrotta, nell’appartamento di Salvatore D’Amore. Nonostante si trovasse agli arresti domiciliari, D’Amore avrebbe continuato a gestire lo spaccio al minuto, utilizzando anche l’abitazione e l’assistenza della madre, Concetta Andaloro, che fungeva da custode di droga e denaro. Secondo quanto emerso, la droga veniva venduta a clienti locali e provenienti da altri comuni del messinese.

I rifornimenti erano ben organizzati e gestiti da una rete di corrieri, con quantitativi di stupefacenti generalmente inferiori ai 200 grammi per minimizzare i rischi in caso di interventi delle forze dell’ordine. I capi promotori del gruppo sono stati identificati nei fratelli Maurizio e Antonino Papale, che avrebbero coordinato l’intera rete di distribuzione.

Le condanne decise dal GUP

Ecco il dettaglio delle condanne pronunciate dalla GUP Leanza:

  • Salvatore D’Amore: 16 anni e 2 mesi di reclusione.
  • Giuseppe Di Blasi: 3 anni e 2 mesi più 30.000 euro di multa.
  • Roberto Duchino: 6 anni.
  • Filippo Iannelli: 6 anni e 6 mesi.
  • Concetta Maestrale: 6 anni e 20 giorni.
  • Salvatore Minutoli: 5 anni e 6 mesi.
  • Antonino Papale: 16 anni, 4 mesi e 20 giorni.
  • Maurizio Papale: 14 anni e 4 mesi.
  • Roberto Papale: 4 anni e 6 mesi più 40.000 euro di multa.
  • Damiano Rizzo: 3 anni e 26.665 euro di multa.
  • Francesco Spadaro: 6 anni, 7 mesi e 10 giorni.

Le richieste della Procura e la difesa

Le pene decise sono state in alcuni casi più lievi rispetto alle richieste avanzate dalla Procura il 6 novembre scorso dalle sostitute Antonella Fradà e Anita Siliotti. La difesa, rappresentata dagli avvocati Rita Pandolfino, Tancredi Traclo, Salvatore Silvestro, Alessandro Trovato e altri, ha presentato arringhe articolate, ottenendo riduzioni di pena per alcuni imputati grazie al riconoscimento del “continuazione” con precedenti condanne e parziali assoluzioni.

Un duro colpo al mercato della droga

Le indagini, avviate grazie alle segnalazioni di cittadini, hanno consentito di portare alla luce una fitta rete di traffico di stupefacenti che aveva radici profonde nel territorio. L’operazione “Principale” ha rappresentato un’importante vittoria delle forze dell’ordine contro il mercato illecito della droga.