Pollice in giù per l’Amministrazione De Luca: nasce il gruppo “Rispetto Messina”

Da semplice gruppo Whatsapp durante il lockdown a gruppo di iniziativa civica, contro l’amministrazione comunale. Parliamo di “Rispetto Messina“, il nuovo movimento di cittadini “accomunati dalla consapevolezza della assoluta insufficienza della attuale gestione politica-amministrativa della città di Messina e della città metropolitana”.

“Rispetto Messina”, che nasce come “momento di confronto dialettico fra cittadini e cittadine, nella pluralità di sensibilità politiche e culturali,” ecco di seguito il manifesto:

“Il gruppo di iniziativa civica “RispettoMessina” nasce come momento di confronto dialettico fra cittadini e cittadine, che, pur nella pluralità di sensibilità politiche e culturali, sono accomunati dalla consapevolezza della assoluta insufficienza della attuale gestione politica-amministrativa della città di Messina e della città metropolitana.
Una gestione significata da una evidente inadeguatezza istituzionale, e da una eccessiva personalizzazione autocelebrativa ed autoreferenziale che finisce con il produrre l’isolamento della nostra realtà, e rischia di vanificare qualsiasi ipotesi di sviluppo concreto, che è realizzabile solo in un contesto di relazioni ed interrelazioni con realtà istituzionali e territoriali.

Una gestione che è anche causa dell’aggravamento del degrado in termini morali, etici, culturali e sociali dell’humus cittadino, in un clima “non solo locale” di becero odio sociale, spesso artatamente alimentato, e di inciviltà dilagante, intolleranza e totale assenza di senso civico; un degrado che va di pari passo con la sempre più diffusa “periferizzazione” dell’intera realtà urbana, sino a farla identificare, da un po’ di tempo, con la definizione, non sempre esaltante e tutta da approfondire, di “non luogo”.
Ed è proprio in questo scenario, caratterizzato anche da una forte recessione economica (come viene dimostrato dai dati impietosi sulla disoccupazione e sulla “migrazione” giovanile e non), che trovano facile presa e seguito certe politiche clientelari e particolaristiche comunque improduttive, perché destinate a creare precariato (portate avanti, cinicamente, anche nel periodo di emergenza sanitaria), che finiscono, a lungo andare, con il trasformare i “cives” in “clientes”.

Così come vanno analizzati e messi in luce taluni aspetti distorsivi che possono minare alla base “l’autonomia” di una istituzione emanazione diretta dei cittadini e dei livelli operativi ad essa correlati.

Da tali considerazioni nasce l’esigenza di un confronto su una idea di città sostenibile, cogliendo anche il segnale, fino ad ora parzialmente recepito, che ci viene dato da questa fase di emergenza, e che dovrebbe portare a ridisegnare modelli sociali e stili di vita.
Un’idea di città che abbia una visione strategica nei suoi vari aspetti e che possa essere “proposta altra” rispetto al desolante quadro attuale, e che nasca da una interlocuzione con le tante realtà e gruppi che stanno sempre più assumendo il ruolo di quella resistenza ed opposizioni civica e civile, che deve divenire sistema e “rete”.
Ed è auspicabile che tale presa di coscienza si estenda anche ai soggetti politici e ai loro gruppi rappresentativi, che pur assumendo, talvolta, posizioni di dissenso, stentano ad individuare una strategia coerente di totale opposizione e di netta presa di distanza dall’attuale amministrazione comunale.
Per questo un ruolo propositivo e progettuale importante può essere svolto da realtà che intendono muoversi all’insegna di un sempre più avvertito civismo politico, tendendo a coniugare il progetto “per una città metropolitana”, oggi inesistente, con la strenua difesa di alcuni valori irrinunciabili, e del principio di democrazia senza aggettivazioni, che nell’attualità vengono vilipesi e calpestati.

Su tali linee si muoverà il gruppo “RispettoMessina”, guardando alla realtà cittadina non secondo l’idea massificante, spersonalizzante, ed utilizzata solo strumentalmente dai vari demagoghi, di “popolo”, ma perseguendo quella di “comunità” fondata sulla partecipazione e sulla solidarietà”.