Quarantasei alloggi Camaro Sottomontagna, Gioveni e Cacciotto: “Quando il sogno rischia di trasformarsi in incubo”

I sottoscritti Libero Gioveni (consigliere comunale) e Alessandro Cacciotto (consigliere circoscrizionale),, fanno presente quanto segue:”A quasi due mesi dalla consegna ufficiale dei 46 alloggi di Camaro Sottomontagna, c’è addirittura chi vorrebbe riconsegnare le chiavi al Comune in segno di protesta! Non è un’esagerazione quanto stiamo affermando, magari si può apostrofare forse come una provocazione, ma di certo è il frutto dell’esasperazione di decine di famiglie che se da un lato lo scorso 15 dicembre avevano gioito per il sogno tanto atteso di avere una casa dignitosa dopo una intera esistenza vissuta in baracca, dall’altro adesso si scagliano, più o meno a ragione, contro chi ancora (principalmente l’IACP) non si è adoperato per tempo a garantire i servizi minimi essenziali attraverso anche la produzione della certificazione necessaria. A parte la questione della mancata installazione delle caldaie, non risultano an cora attivi gli ascensori e la luce negli spazi condominiali, per non parlare de gli allacci del gas con una confusione che regna anche fra chi, come i tecnici IACP, avrebbero già dovuto definire per tempo tutte le procedure amministrative con la stessa società erogatrice del servizio. Ma vi è di più! Diverse famiglie lamentano anche alcune disfunzioni interne agli alloggi che dimostrano, forse, la fretta con la quale si è voluto necessari amen te procedere alla consegna di alloggi che evidentemente non hanno ancora tutti icrismi per poter essere definiti “abitabili”! Pertanto, pur consapevoli che nei primissimi giorni dalla consegna non si sarebbe vista certamente la perfezione, chiediamo  adesso, a due mesi dalla consegna delle abitazioni, da parte di IACP e Comune una decisa accelerazione di tutte quelle azioni da porre in essere per rendere questi alloggi tanto attesi dignitosamente fruibili dagli aventi diritto”.