Raffineria di Milazzo, riunione in Prefettura sulle emissioni di fumi dagli impianti

Riunione questa mattina in Prefettura sul fenomeno delle  della Raffineria Mediterranea di Milazzo, verificatisi nelle giornate del 6 e del 24 agosto, e che hanno suscitato preoccupazione nella cittadinanza.
All’incontro, presieduto dal Prefetto di Messina Cosima Di Stani, sono intervenuti, oltre al Sindaco di Milazzo, Dott. Giuseppe Midili, l’ing. Amoruso e l’ing. Chiantella, rispettivamente Direttore Generale e Direttore Tecnico della Raffineria di Milazzo, l’ing. Ponterio del Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco, il Dott. Marchese dell’A.R.P.A. e, per l’ASP, il Direttore sanitario Dr. Sindoni, il Dr. Lombardo del Dipartimento di Prevenzione e la Dott.ssa Paino dell’ ISPRA.
Nel corso della riunione, i rappresentanti della RAM hanno preliminarmente riferito sugli aspetti tecnici che hanno determinato l’emissione di fumi nei giorni del 6 e 24 agosto, precisando le stesse che sono legate all’attivazione dei sistemi di sicurezza a causa di due blocchi registrati su componenti diverse dell’impianto produttivo.
Da parte dell’ARPA, è stato rappresentato che le rilevazioni effettuate e le attività di indagine eseguite, nell’immediatezza del fenomeno di giorno 6, non hanno evidenziato, aldilà della rilevanza oggettiva delle emissioni, peraltro registrata in passato in più occasioni, presenza di sostanze a rischio per la salute pubblica.
Analoga attività di verifica è in corso da parte dell’ARPA per l’evento del 24
L’ARPA ha, in particolare, fatto presente che, nella zona industriale di Milazzo, la rete dei rilevatori di inquinanti è stata fortemente potenziata, potendo oggi contare su ben 14 centraline e che le strumentazioni in dotazione consentono di poter adeguatamente effettuare controlli sui parametri di emissioni di specifiche sostanze monitorate per legge.
L’ARPA ha poi assicurato che saranno a breve completate le analisi circa gli effetti, nel breve periodo, dovute alla ricaduta sul terreno delle sostanze emesse dall’impianto produttivo a seguito dei due episodi presi in considerazione.
Durante la riunione, peraltro, l’ASP ha evidenziato che non si sono registrati accessi al pronto soccorso del locale presidio ospedaliero per patologie ricollegabili all’evento del 6/7 agosto scorso e che prosegue costantemente l’attività di monitoraggio per cogliere eventuali segnali di criticità che possono consigliare l’attivazione di misure sanitarie.
Dalla stessa Azienda sanitaria è stata altresì proposta la riattivazione di una campagna di informazione promossa di concerto con la Raffineria Mediterranea lo scorso anno e poi interrotta a causa della sopravvenuta crisi pandemica.
Il Prefetto, nel manifestare l’intenzione di partecipare personalmente al primo incontro che sarà organizzato allo scopo, ha sottolineato l’esigenza che siano rapidamente messe in campo tutte, le necessarie iniziative di monitoraggio e controllo utili a fornire ogni più ampia rassicurazione alla popolazione circa i possibili rischi, per la sicurezza, derivanti dalla presenza di industrie a rischio di incidente rilevante, anche migliorando e rendendo più rapida ed incisiva la circolarità delle informazioni.
A quest’ultimo fine, è stata definita l’attivazione di una “chat” che, senza sostituire le comunicazioni previste dalle pianificazioni di sicurezza, agevoli l’immediata ed informale comunicazione tra le varie componenti del sistema di monitoraggio ambientale, fornendo ai sindaci, in particolare, notizie aggiornate sui fenomeni di maggiore interesse per i cittadini.