Raffineria di Milazzo, salta incontro. Cgil, Cisl e Uil: «Inspiegabile atteggiamento di chiusura»

«Un disimpegno dell’ultima ora che sorprende, un fatto gravissimo che strappa una lunghissima e consolidata stagione di corrette e proficue relazioni industriali». Ad affermarlo sono i segretari generali di Cgil, Cisl e Uil Messina, Giovanni Mastroeni, Antonino Alibrandi e Ivan Tripodi, dopo l’annullamento dell’incontro programmato domani con i vertici della Raffineria di Milazzo, le aziende dell’indotto, Sicindustria Messina e gli stessi sindacati. Un impegno assunto al termine dell’incontro organizzato dai sindaci di Milazzo e di S. Filippo del Mela per affrontare la situazione drammatica di centinaia di lavoratori dell’indotto della Raffineria per la mancata ripresa dell’attività a causa del pesante taglio degli investimenti deciso dalla Ram.
«Nel rispetto dei Decreti del Presidente del Consiglio – affermano Mastroeni, Alibrandi e Tripodi – come Cgil, Cisl e Uil insieme alle federazioni di categoria e del coordinamento dell’indotto, abbiamo deciso di aprire immediatamente una fase di mobilitazione per difendere il lavoro ed il futuro occupazionale delle maestranze».
Cgil, Cisl e Uil Messina investiranno della situazione il Prefetto di Messina e la Regione Sicilia ritenendo «grave la crisi che si è creata» e ritenendo che «sia arrivato il momento della chiarezza e delle assunzioni di responsabilità».
«Come è stato ben chiaro a margine dell’incontro convocato dai sindaci di Milazzo e S. Filippo del Mela – concludono i segretari generali di Cgil, Cisl e Uil di Messina, Giovanni Mastroeni, Antonino Alibrandi e Ivan Tripodi – lo stato di esasperazione di tanti lavoratori è arrivato ad una soglia altissima e non si può continuare a non dare loro risposte chiare ed immediate. Così come, del resto, era stato l’impegno assunto da tutti appena 24 ore fa».