18 Marzo 2025 - 17:09

Risanamento a Messina: Scurria lascia l’incarico dopo la revoca di Schifani

Marcello Scurria non è più alla guida dell’ufficio commissariale per l’emergenza risanamento di Messina. Lo ha annunciato lui stesso in conferenza stampa nella sede di Camaro, spiegando di aver ricevuto la comunicazione ufficiale dal presidente della Regione, Renato Schifani, lo scorso 10 febbraio.

“Dopo anni in questo ruolo provo emozioni contrastanti, ma voglio andare dritto al punto,” ha dichiarato Scurria. Citando una celebre frase di Giovanni Falcone, ha riassunto così la sua esperienza: “Prima sono stato colpito, poi delegittimato, isolato e infine revocato.”

La sua uscita di scena arriva a seguito delle tensioni esplose poco prima di Natale, quando la vicenda dell’asta giudiziaria per l’acquisto di due palazzine a Contesse aveva scatenato una dura polemica con il sindaco Federico Basile.

Matilde Siracusano: da Schifani scelta incomprensibile e lontana dal territorio

“La scelta del presidente della Regione Siciliana e commissario straordinario del governo per il risanamento delle baraccopoli di Messina, Renato Schifani, di revocare l’incarico di sub commissario a Marcello Scurria, è sbagliata ed incomprensibile.
Una decisione – evidentemente suggerita da cattivi consiglieri o magari da nuovi precari e strampalati equilibri politici – lontana anni luce dal territorio e che non tiene in alcun modo conto dello straordinario lavoro fatto in questi anni per la comunità.
Una scelta basata, infatti, su motivazioni di rilevanza microscopica rispetto agli straordinari progressi fatti per abbattere le baraccopoli e per restituire dignità a più di 700 famiglie – con donne, anziani, bambini e persone con disabilità – che sono passate dalle fogne delle baracche con tetti in eternit ad alloggi accoglienti e ad un’autentica speranza nel futuro.
La decisione di Schifani rischia, invece, di avere ripercussioni assai negative, e di interrompere questo percorso virtuoso che ci aveva fatto conoscere in tutta Italia come modello di risanamento e di inclusione sociale da emulare ed esportare.
Nessuna figura politica o professionale avrà l’esperienza maturata in anni e anni passati in prima linea, la conoscenza dettagliata di ogni ambito del risanamento a cui si aggiunge la dedizione totale di Scurria per continuare il suo lavoro con le medesime tempistiche e con la medesima concretezza.
Con ogni probabilità, il passaggio di poteri comporterà inutili e inaccettabili perdite di tempo, e per coloro che vivono nelle baraccopoli anche qualche mese di attesa in più rappresenterà un inferno che poteva essere loro risparmiato.
Una decisione, inoltre, politicamente inspiegabile, anche perché il risanamento della città di Messina è stato una battaglia ed un traguardo di Forza Italia, una battaglia condotta con ottimi risultati dalla nostra classe dirigente sul territorio, dai militanti, da tutti coloro che hanno lavorato con determinazione per una città migliore.
Dispiace davvero che il governatore non abbia tenuto in alcun modo conto di tutti questi importantissimi aspetti, e dispiace che non abbia sentito l’esigenza – nonostante la legge che ha prorogato i poteri e che li ha trasferiti proprio al presidente della Regione Siciliana sia nata grazie ad una mia iniziativa legislativa – di informarmi preventivamente di questa incomprensibile decisione”.