Risanamento ed emergenza abitativa, Gioveni: sempre più necessario il “project financing”!

“Lo splendido parco urbano inaugurato il 27 settembre 2016 a San Raineri e realizzato grazie alla collaborazione pubblico/privato, deve essere considerato un piccolo esempio in tema di Risanamento propositivo verso l’introduzione del “project financing” nelle politiche di riqualificazione delle aree degradate e nella realizzazione e assegnazione di alloggi di edilizia residenziale pubblica”.

Il consigliere comunale Libero Gioveni, dopo il dibattito di ieri sera nella seduta del Consiglio Comunale dedicata all’emergenza abitativa nella quale sono emerse tutte le criticità e i drammi di centinaia di famiglie messinesi, rimane convinto della necessità di coinvolgere i privati e lancia l’idea di una manifestazione di interesse.

Visto l’immobilismo e l’inerzia che regnano ormai da anni nelle politiche del Risanamento – spiega Gioveni – collateralmente alla scelta politica dell’acquisto degli alloggi sul mercato che sta entrando nel vivo, non si può non pensare di invertire la rotta scegliendo anche di adottare un sistema simile (naturalmente con le dovute proporzioni) a quello che ha prodotto a San Raineri un piccolo gioiello d’architettura!

Ecco perché – prosegue il consigliere – nel ricordare il timido tentativo fatto dall’ex assessore al Risanamento Pippo Rao durante la sindacatura Buzzanca di coinvolgere un gruppo imprenditoriale nel settore delle costruzioni (il Consorzio delle cooperative di Ravenna), ritengo che la soluzione del “project financing”,che darebbe modo ai privati di investire nel nostro territorio realizzando alloggi, servizi e infrastrutture, possa davvero risultare determinante per mettere in moto una volta per tutte la sempre più inceppata macchina del Risanamento.

Con la soluzione della “permuta” – chiarisce meglio l’esponente Pd – il Comune donerebbe i terreni ai costruttori, i quali realizzerebbero alloggi per donarne aloro volta buona parte a Palazzo Zanca che, dal canto suo, li assegnerebbe agli aventi diritto!
I restanti alloggi, invece, i costruttori li venderebbero a privati ad un normale prezzo di mercato.

Si tratterebbe, quindi, di un vero e proprio “progetto di finanza” – rimarca convinto il consigliere comunale – con risvolti positivi senz’altro sul versante sociale!

Infatti – conclude Gioveni – oltre allo sviluppo occupazionale che questo nuovo percorso potrebbe generare a catena nel paralizzato settore ell’edilizia, si eviterebbe anche l’umiliante AMMASSAMENTO delle famiglie in “casermoni” o “quartieri dormitorio” (i 189 alloggi di Bisconte ne sono un esempio lampante!), in quanto la “linfa progettuale” delle future opere (aree a verde, centri polifunzionali, parchi giochi, servizi ecc.), permetterebbe anche quella necessaria integrazione sociale fra famiglie di diversa estrazione socio-culturale!