Sabina Barresi confermata alla guida della Fai Cisl di Messina

Eletta dal VII Congresso territoriale che si è tenuto a Milazzo. «Foreste, pesca, florovivaismo possono trainare lo sviluppo del territorio messinese»

Sabina Barresi è stata confermata segretaria generale della Fai Cisl Messina, la Federazione dei lavoratori dell’agroalimentare. L’elezione è avvenuta oggi pomeriggio a Milazzo nel corso del VII Congresso provinciale della Federazione. «Una segreteria che si consolida nel solco del lavoro fatto negli anni», ha detto in collegamento video il segretario generale nazionale della Fai, Onofrio Rota. Ad affiancare Sabina Barresi saranno, infatti, ancora Gaetano Merlino e Gino Lunghitano. «Ripartiamo da oggi e soprattutto dal costruire la Fai del futuro – ha detto la segretaria generale dopo l’elezione – lavoreremo ad un piano formativo per fare avvicinare i giovani al mondo sindacale perché dobbiamo gettare adesso le basi per poter creare il futuro della federazione per i prossimi quattro anni. I lavoratori spingono per una professionalizzazione in tutti i settori, dall’agricoltura di qualità alla pesca, settori che sono in forte espansione e che stanno cambiando anche il modo in cui operano. Così come il florovivaismo che è diventato un volano per lo sviluppo sostenibile dell’economia del territorio messinese. Ci sono tanti progetti che guardano all’esportazione e la nostra provincia si conferma avere grandi opportunità. Ci sono eccellenze più conosciute nel mondo e in Europa grazie soprattutto alle nuove generazioni che stanno investendo il loro futuro nello sviluppo del territorio messinese».
«L’agroalimentare concede opportunità incredibili al territorio messinese – ha confermato il segretario generale della Cisl Messina, Antonino Alibrandi – penso al recupero delle aree interne, all’artigianato che può essere messo a sistema, il florovivaismo. Ma bisogna investire sulle opere di salvaguardia del territorio. Abbiamo vissuto tante esperienze legate al dissesto, serve a questo il recupero delle aree dismesse e abbandonate, per mettere in sicurezza il territorio ed essere messo a reddito, farlo diventare una risorsa. Puntare sull’innovazione green e sulle filiere interne è una delle opportunità da sfruttare».