San Saba: Situazione critica sul ponte Mella della Statale 113
La situazione sul ponte Mella della Statale 113 resta complessa e di difficile risoluzione immediata, ma le istituzioni sono attivamente impegnate per accelerare gli interventi. Il cedimento erosivo sotto la carreggiata è stato significativo, intaccando la fondazione stradale per oltre un metro. Un segno rosso tracciato sull’asfalto indica il punto critico.
L’assessore Francesco Caminiti ha annunciato che domani mattina si terrà un sopralluogo decisivo per valutare i tempi e le modalità di riprofilazione del pendio. L’erosione causata dalle abbondanti acque provenienti dalla collina di contrada Corridore ha compromesso una parte del pendio, alto circa 8,5 metri. Durante il sopralluogo, sarà possibile stabilire con maggiore precisione l’entità del danno.
Dal punto di vista tecnico, l’Anas dovrà decidere se ricostruire la parte sottostante della carreggiata utilizzando conglomerato cementizio, con i relativi tempi di stagionatura, oppure altri materiali più rapidi da applicare. Tuttavia, oltre agli aspetti tecnici e ai tempi di ricostruzione, il problema principale resta la gestione della viabilità. La chiusura totale del ponte, anche ai pedoni, sta causando disagi notevoli, in particolare per i residenti impossibilitati a percorrere anche brevi distanze e per gli studenti diretti verso le scuole della città o della provincia tirrenica.
Il sindaco Federico Basile, insieme agli assessori Massimiliano Minutoli (Protezione Civile) e Francesco Caminiti (Manutenzioni), sta seguendo da vicino la vicenda, consapevole della criticità della Statale 113, attualmente spezzata in due.
Questa mattina, una riunione in Prefettura sarà fondamentale per valutare le opzioni disponibili e i costi sociali legati ai tempi di ripristino. Due possibili soluzioni potrebbero essere adottate contemporaneamente: da un lato, la ricostruzione del tratto eroso della carreggiata; dall’altro, la creazione di una viabilità alternativa temporanea. Entrambe le opzioni rientrano nelle competenze dell’Anas, ma il Comune potrebbe contribuire alla gestione e alla realizzazione di soluzioni alternative se i tempi di ripristino dovessero allungarsi.