15 Giugno 2025 - 20:18

Sbarco di migranti a Filicudi: individuati 26 stranieri su un tratto di costa impervio

Nelle primissime ore della giornata odierna, un’operazione congiunta di Guardia Costiera e Carabinieri ha portato all’individuazione di 26 migranti giunti sull’isola di Filicudi, nell’arcipelago delle Eolie. L’allarme è scattato a seguito di una segnalazione pervenuta al numero di emergenza, che ha permesso al personale della Capitaneria di Porto di Lipari di localizzare il gruppo lungo un tratto di costa impervio e non accessibile via terra, in località Punta Scaliddi.

Secondo quanto riferito, i migranti erano appena sbarcati da un’imbarcazione che si è rapidamente allontanata facendo perdere le proprie tracce. Sul posto sono intervenuti i Carabinieri della Stazione di Filicudi, che hanno rintracciato i 26 cittadini stranieri, tra cui 3 donne e 2 minori. Tutti sono risultati in buone condizioni di salute.

I migranti, presumibilmente originari di Iraq e Iran, sono stati trasferiti a bordo di due motovedette della Guardia Costiera al porto di Milazzo, dove ad attenderli c’era personale del Commissariato di Pubblica Sicurezza per l’avvio delle prime attività di identificazione e assistenza.

Sotto il coordinamento della Prefettura di Messina, i migranti sono stati sottoposti a controllo sanitario e, successivamente, condotti presso l’hotspot situato nell’ex caserma “Gasparro” di Messina, dove proseguiranno le operazioni di accoglienza e identificazione. Le attività sono state svolte dalla Polizia di Stato con il supporto della Polizia Scientifica e dell’Ufficio Immigrazione della Questura.

Nel frattempo, sono state avviate le indagini da parte della Compagnia Carabinieri di Milazzo, sotto il coordinamento della Procura della Repubblica di Barcellona Pozzo di Gotto. Il Procuratore Giuseppe Verzera ha dichiarato che gli accertamenti in corso mirano a ricostruire la dinamica dello sbarco e a chiarire ogni dettaglio utile per comprendere un fenomeno che presenta “profili di inquietante rilievo”.

Le autorità mantengono alta l’attenzione sulla situazione, che si inserisce nel più ampio contesto dei flussi migratori nel Mediterraneo e che, ancora una volta, vede le isole minori siciliane protagoniste di episodi complessi sul piano umanitario e della sicurezza.