Scuola di Mili San Pietro, Picciolo: “Otto giorni per passare dalle parole ai fatti”

Scuola di Mili San Pietro, Sicilia Futura chiede un sopralluogo immediato da parte del sindaco, dell’assessore regionale Lagalla e del commissario Croce

È corsa contro il tempo per salvare la scuola di Mili San Pietro. Il plesso scolastico a 4 anni dall’incendio resta ancora inagibile e rischia di rimanere chiuso se entro tre anni non verrà trasformato in plesso statale. Per salvare la scuola, entro il 30 luglio il Comune dovrebbe trasmettere alla Regione lo studio di fattibilità del progetto.
Sulla vicenda interviene Sicilia Futura che, dando seguito alle richieste delle associazioni “Ctg Lag” e del comitato “Vallata di Mili” – che hanno presentato lo scorso anno all’Amministrazione una proposta di ripristino dell’edificio per ospitare la scuola primaria e la scuola dell’infanzia regionale – ha chiesto al gruppo consiliare di Sicilia Futura la presentazione di una mozione per un immediato sopralluogo da parte del Sindaco e del Commissario Croce e dell’assessore Regionale Lagalla.
 
“Faccio quindi mie le preoccupazioni dei residenti nel villaggio che rischierebbe di perdere in un solo colpo entrambe le scuole, equivalenti a un importante presidio formativo, culturale e sociale ed evidenzio che la proposta di ottimizzazione degli spazi permetterebbe di ospitare sia la scuola primaria che quella dell’infanzia, con un risparmio sugli affitti attualmente sostenuto per quest’ultima, ospitata nella canonica del villaggio- commenta il segretario regionale di Sicilia Futura Beppe Picciolo. Stiamo parlando  di un’utenza di circa 50 bambini delle due scuole e delle relative famiglie che attendono da anni una risposta.
Inutile ribadire – ha concluso Picciolo – che i villaggi soffrono da tempo numerosi disagi e confido ancora nella possibilità che il Comune trasmetta entro il 30 luglio alla Regione lo studio di fattibilità del progetto che consentirebbe di restituire alla comunità la sua scuola”.