Scuole, Messina in novemila in scuole non sicure ma dirigenti fanno fare lezioni
Ben novemila alunni su circa 18 mila complessivi degli istituti comprensivi di medie e elementari di Messina vivono in scuole che non hanno un’adeguata certificazione dal punto di vista sismico, ma per decisioni dei dirigenti i ragazzi seguendo dei turni per entrare a scuola hanno iniziato le lezioni. Complessivamente inoltre dopo la valutazione dei tecnici solo 4 scuole hanno un’ottima valutazione antisismica. E’ quanto emerge dai dati rilevati dal Comune di Messina sulla situazione degli istituti scolastici dopo l’indagine voluta dall’amministrazione in seguito all’ordinanza del sindaco Cateno De Luca che ha chiesto la chiusura delle scuole non a norma dal punto di vista sismico e antincendio. Dallo studio emerge che ben 41 plessi potrebbero aprire solo con limitazioni quindi seguendo turnazioni negli orari di accesso agli istituti mentre 20 dovrebbero restare completamente chiusi. “Nonostante questo – spiega il dirigente del comune responsabile alla pubblica istruzione Salvatore De Francesco – anche gli alunni di quest’ultimi istituti hanno iniziato o inizieranno nei prossimi giorni l’anno scolastico in altri scuole che li ospiteranno e che sono a norma. Gli istituti che hanno limitazioni e dovrebbero fare dei lavori usufruiranno del decreto milleproroghe per posticiparli. Questo non vuol dire che siano a norma ma la legge gli consente di aprire assicurando che in seguito faranno quanto necessario per esserlo”. Deluso l’assessore comunale alla pubblica istruzione Enzo Trimarchi che afferma: “Molti dirigenti hanno scelto di aprire lo stesso pur non avendo le certificazioni necessarie, si prendono una grande responsabilità’. Capisco il diritto allo studio ma la sicurezza per noi dell’amministrazione e’ prioritaria. Chi ha voluto aprire per forza ha pensato che la nostra fosse una battaglia di principio ma e’ una battaglia concreta per la sicurezza”.