8 Febbraio 2025 - 01:06

Sequestrati Beni per 500.000 Euro a una Coppia Detenuta per Narcotraffico

I Carabinieri della Compagnia di Barcellona Pozzo di Gotto hanno eseguito un decreto di sequestro preventivo di beni, emesso dal G.I.P. del Tribunale di Messina su richiesta della Procura Distrettuale Antimafia, nei confronti di un uomo di 42 anni, detenuto in regime di 41 bis, e della moglie, di 31 anni, anch’essa detenuta.

Il provvedimento scaturisce da approfondite indagini patrimoniali condotte nell’ambito di un’inchiesta coordinata dalla Procura Distrettuale Antimafia di Messina. Questa indagine ha riguardato un’organizzazione criminale dedita al traffico di grandi quantità di cocaina, marijuana e hashish nel territorio di Barcellona P.G. Lo scorso 25 giugno 2024, la stessa inchiesta aveva già portato all’arresto di 28 persone e al sequestro preventivo di beni, conti correnti, polizze assicurative, società, immobili e veicoli riconducibili ai membri dell’organizzazione. Tra gli arrestati figuravano il 42enne, considerato il capo dell’organizzazione, e la moglie, entrambi accusati di “associazione finalizzata al traffico di stupefacenti” e “trasferimento fraudolento di valori”.

Nell’operazione del giugno 2024, i Carabinieri avevano complessivamente arrestato 112 persone, smantellando tre associazioni criminali attive nel traffico di stupefacenti tra Barcellona P.G. e Messina.

Il sequestro eseguito nelle scorse ore riguarda beni per un valore totale di circa 500.000 euro, inclusi due abitazioni, terreni, un magazzino e una somma di 51.000 euro in contanti, rinvenuta nella disponibilità degli indagati durante l’operazione dello scorso anno. Dagli accertamenti patrimoniali è emersa una significativa discrepanza tra i redditi dichiarati dagli indagati e il valore dei beni in loro possesso, considerati proventi dell’attività di narcotraffico, che negli anni ha consolidato la sua presenza sul territorio.

Si precisa che il provvedimento di sequestro è una misura cautelare e potrà essere oggetto di ricorso. I successivi gradi di giudizio, nel rispetto del contraddittorio tra le parti e davanti a un giudice imparziale, potrebbero portare all’esclusione di responsabilità e alla restituzione dei beni agli aventi diritto.