Settimana del Cervello 2023: grande successo per l’evento dedicato all’organo più affasciante del corpo umano

Un vero successo. Non potrebbe definirsi in altro modo l’edizione 2023 della “Settimana del Cervello”. La campagna mondiale che diffonde le nuove scoperte neuro-scientifiche e rende pubblici i progressi ed i benefici della ricerca sul cervello si è svolta dal 13 al 19 marzo, con oltre 300 eventi in tutta Italia.

Dalla Lombardia alla Sicilia, in migliaia hanno risposto alla chiamata della psicologa Donatella Ruggeri, da cui è partita la scintilla iniziale per organizzare l’evento nel nostro paese.

Tra gli enti e le società che hanno partecipato attivamente o attraverso un patrocinio: Università degli Studi di Messina, Università di Milano Bicocca, Fondazione Santa Lucia, Fondazione Università Popolare di Torino, Università degli Studi della Campania “Luigi Vanvitelli”, Centro di Ricerca E. Fermi, UnoBravo, Istituto Neuroscienze Neomesia, Federazione Europea delle Società di Neuroscienze (FENS), Neuroscience Institute Cavalieri Ottolenghi (NICO), Dipartimento di Neuroscienze “Rita Levi Montalcini”, Scuola Universitaria Professionale della Svizzera Italiana (SUPSI), Dipartimento di Scienze Cliniche e Biologiche dell’Università di Torino, Society for Neuroscience (SFN) e molte altre.

«C’è stata una grande partecipazione, che ha visto coinvolti soggetti appartenenti a diverse generazioni – racconta la Dott.ssa Ruggeri. La fascia 20-30 anni ha prenotato screening per i propri genitori, anziani, mentre le persone a partire dai 50 anni hanno autonomamente richiesto visite cognitive, in alcuni casi anche di controllo rispetto a condizioni già esistenti quindi, in un certo senso, abbiamo dato una continuità sanitaria».

Importante e significativa anche la partecipazione dei ragazzi che sono stati i protagonisti degli eventi relativi allo sport, all’ansia, allo studio e, più in generale, a temi neuroscientifici in senso ampio, con particolare attenzione al tema del digitale.

I numeri della Settimana del Cervello 2023 confermano che grandi e piccoli hanno voglia ed interesse a scoprire e comprendere l’organo più affascinante del corpo umano.

«Ci sono stati eventi più innovativi rispetto alle precedenti edizioni – continua Donatella Ruggeri – e piano piano stiamo cambiando i modi e le parole per spiegare alle persone temi importanti come la salute mentale. Un processo di semplificazione che probabilmente dipende anche da come oggi utilizziamo e parliamo sui social network».

I numeri della Settimana del Cervello 2023 confermano anche che, dopo i due anni di pandemia, l’attenzione alla salute mentale è un argomento che sempre più persone, di tutte le età, hanno a cuore e questa certezza non può che rappresentare uno stimolo a fare sempre meglio nelle edizioni future dell’evento che guarderanno anche all’ambiente.

«Per il futuro – conclude la Dott.ssa Ruggeri – vorremmo approfondire la nostra relazione con la natura, per riportare le persone in contatto con loro stesse (psicologicamente) e con l’ambiente… magari con una tipolgia di evento all’aria aperta».