Sicilia, L’Ars Approva la Finanziaria: Incentivi Medici e Apertura Negozi Senza Limiti
L’Assemblea Regionale Siciliana ha ufficialmente siglato l’approvazione della Finanziaria, presentata dal governo a dicembre, con una serie di importanti modifiche e aggiunte. Tra le novità più rilevanti, spiccano gli incentivi per i medici che scelgono di lavorare negli ospedali di provincia o nei reparti di emergenza e l’eliminazione dei limiti all’apertura dei negozi.
Il testo della Finanziaria, discusso intensamente tra lunedì e martedì scorsi, ha visto un confronto animato tra maggioranza e opposizione, culminato nell’approvazione di un emendamento di ampia portata, composto da ben 99 articoli e tre allegati. Questo emendamento, risultato di un fitto lavoro di concertazione tra esponenti politici e associazioni vicine ai deputati, ha superato le resistenze dell’ostruzionismo parlamentare e ha determinato un aumento della spesa prevista di circa settanta milioni di euro.
Le risorse aggiuntive, destinate principalmente a finanziare settori cruciali come la sanità, l’istruzione, le partecipazioni regionali e il mondo agricolo, sono state distribuite su varie voci. Tra le modifiche più significative, spiccano quelle riguardanti l’apertura dei negozi, con l’eliminazione dei vincoli agli esercizi commerciali nei centri storici e la possibilità di aprire attività più grandi e articolate.
Un altro importante articolo della Finanziaria prevede un bonus annuo di 18.000 euro lordi per i medici che scelgono di lavorare in piccoli ospedali di provincia o nelle aree di emergenza. Sebbene il governo abbia stanziato 10 milioni per questa iniziativa, i rappresentanti del Movimento 5 Stelle hanno protestato sostenendo che il budget originario doveva essere il doppio.
Una norma di rilievo riguarda la sanatoria per i convenzionati, che non saranno più obbligati a restituire alle Asp i contributi extra incassati nel 2021 e 2022. In cambio, dovranno impegnarsi a erogare prestazioni per ridurre le liste d’attesa.
Altre disposizioni riguardano gli aumenti di stipendio per alcuni settori, come i vertici degli istituti autonomi case popolari, i vice presidenti dei consigli comunali e la sanità privata. La normativa prevede anche la proroga dei contratti dei precari e l’assegnazione di fondi alle imprese.
La Finanziaria ha suscitato dibattiti anche sulle norme non approvate, con il presidente della Commissione Antimafia regionale, Antonello Cracolici, che ha espresso l’irritazione per alcune mancate approvazioni, sottolineando che si sarebbe potuta fare di più nella lotta alla mafia.