Sicilia maglia nera banda larga, D’Arrigo (PD): “la questione meridionale passa anche dal divario digitale, attuare il PNRR”

“I dati Eurostat raccontano un quadro desolante per la Sicilia, ancora una volta indietro rispetto ad altre regioni d’Italia e assolutamente anni luce distante dal trend nazionale ed europeo”, così Giacomo D’Arrigo, candidato alla Camera dei Deputati per il Partito Democratico, presidente di “Erasmo- Associazione per le politiche europee” e già Direttore Generale dell’Agenzia Nazionale per i Giovani.

“La banda larga è essenziale per ridurre uno dei divari di maggiore importanza di questi tempi, quello digitale, fondamentale per l’economia. Specie negli ultimi anni, e a seguito dei lockdown, la società ha cambiato anche l’approccio verso il mondo del lavoro rendendolo estremamente più flessibile con misure cosiddette smart. E sono proprio le regioni del meridione a poter interpretare più di altre questa situazione come un’opportunità, con l’esplosione del south working”, prosegue il dem.

“Impossibile però cogliere davvero la chance di rilancio della nostra terra se non la adeguiamo ai sistemi necessari a garantire il lavoro da remoto. Una Sicilia sempre più povera di risorse umane – 4 su 10 sono i cittadini inoccupati e oltre 11 mila lasciano l’Isola ogni anno – ha bisogno degli strumenti per progredire.
In questa direzione va l’esigenza di attuare il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza che, per la la banda larga, prevede un investimento da 6,7 miliardi euro. Il programma del Partito Democratico pone al centro dell’agenda un modo corretto e adeguato di investire i fondi che oggi sono a disposizione. Una differenza sostanziale rispetto a chi suggerisce di cambiare l’esistente. Siderale la distanza tra chi il Pnrr vuole attuarlo e chi stravolgerlo senza alcuna ricetta.
Al populismo che si batte per cambiare tutto affinché nulla cambi, riteniamo che l’unica risposta possibile da dare, avendo per le mani una vera occasione di rilancio per il Paese, sia attuare il Piano”, conclude D’Arrigo, che oltretutto è esperto in Pnrr ed autore del libro “Next Generation EU e PNRR Italia – Analisi, governance e politiche per la ripresa”.