Sindaco di Rivolta d’Adda arrestato per violenza sessuale: è il messinese Giovanni Sgroi

Giovanni Sgroi, 70 anni, medico in pensione e sindaco in carica di Rivolta d’Adda, è stato arrestato con l’accusa di violenza sessuale aggravata ai danni di quattro donne. Originario di Mongiuffi Melia, in provincia di Messina, Sgroi si era laureato in Medicina presso l’Università di Messina prima di trasferirsi in Lombardia, dove ha costruito una lunga carriera nel settore sanitario.
L’arresto è avvenuto la mattina del 22 maggio, su ordine del giudice per le indagini preliminari di Milano, Sara Cipolla, ed è stato eseguito dai carabinieri del Nucleo investigativo del capoluogo lombardo. Attualmente Sgroi si trova agli arresti domiciliari. Le accuse riguardano presunti abusi avvenuti durante visite mediche presso un centro specialistico di Pozzuolo Martesana (MI), dove l’ex primario collaborava come chirurgo anche dopo il pensionamento, avvenuto nel 2020.
Le indagini sono partite nel gennaio 2024, dopo la denuncia di una paziente che ha riferito di essere stata molestata durante un consulto. L’inchiesta ha portato alla luce altre tre presunte vittime e non si esclude che possano emergere ulteriori casi nei prossimi giorni. Secondo gli investigatori, gli atti contestati non avevano alcuna giustificazione clinica.
Sgroi è stato per anni una figura di spicco nella sanità lombarda: ha diretto la Chirurgia 2° e il Dipartimento di Scienze Chirurgiche dell’ASST Bergamo Ovest, all’ospedale di Treviglio, e in precedenza aveva ricoperto incarichi analoghi all’ospedale di Alzano Lombardo.
La notizia ha destato grande sorpresa anche a Messina, dove l’uomo si era formato e aveva mosso i primi passi nel mondo medico. Le accuse, gravi e dettagliate, hanno scosso profondamente l’immagine di un professionista che godeva di ampia considerazione, sia nella sua terra d’origine sia nella regione dove ha esercitato la professione per decenni.
Nel frattempo, a Rivolta d’Adda si apre una fase di incertezza amministrativa, con il Comune privo della guida del sindaco in attesa delle decisioni delle autorità competenti. La Procura ha rivolto un appello a eventuali altre vittime affinché si facciano avanti. Le indagini proseguono.