Taormina Gourmet ha ospitato Mattia Spedicato, sommelier del ristorante n.1 al mondo

Mattia Spedicato, sommelier del Geranium di Copenaghen, ristorante numero uno al mondo per la “The Word’s 50 Best Restaurants” a Taormina Gourmet 2022. “Il presente e il futuro degli abbinamenti è rivolto ai piatti vegetariani”

E se il Geranium di Copenaghen, 3 stelle Michelin e ristorante numero uno al mondo per la “The Word’s 50 Best Restaurants” fa tendenza ed è un esempio, tanto più lo sono le scelte del suo sommelier Mattia Spedicato, italiano nato a Campi Salentina, classe 1990, quest’anno presente a Taormina Gourmet 2022.” I piatti vegetariani – ha detto Spedicato- ogni giorno di più stanno diventando punto di riferimento per nuovi abbinamenti, sia a vini rossi che bianchi. Non siamo ancora pronti per uno scatto verso il vegano, l’obiettivo però è quello non di escludere ma di limitare sempre più le proteine animali”.
Spedicato ha presentato a Taormina Gourmet i vini che si bevono di più al Geranium. L’idea alla base della mia presenza a questo evento è quella di esporre una selezione di vini, fuori dagli schemi, ma che rappresenta ciò che preferiscono i nostri clienti. L’eccezionalità della Danimarca è che pur non essendo un Paese produttore di vino, riesce ad attrarre produttori di tutto il mondo. Il mio obiettivo è quello di ampliare gli orizzonti dei giovani ristoratori orientandoli verso scelte più ampie, e non necessariamente legate alle etichette italiane”.
Da quando Spedicato è arrivato al Geranium, la cantina è cresciuta in modo esponenziale e anche l’Italia oggi conta 800 etichette sulle 4500 totali presenti, con una prevalenza per i vini bianchi. Ma qual è la storia di questo sommelier d’eccezione? L’incontro con il vino e con l’alta ristorazione inizia in un secondo momento, quasi per caso, anche se l’imprinting familiare aveva già lasciato la traccia; il nonno era un piccolo produttore di vino in Puglia, sua terra natia, ma la passione è arrivata con il suo arrivo a Copenaghen. “Mio padre- ha raccontato Mattia- ha sempre cercato di invogliarmi ad essere un buon lavoratore e sin da ragazzo mi sono dato da fare in una pizzeria di un paese vicino. Dal 2011, dopo un breve periodo all’hotel Mirage di Cortina, è arrivata l’esperienza in Scozia durata fino al 2014, prima in un ristorante elegante e successivamente nell’unico bistellato scozzese, dove ho iniziato come lavapiatti. Lo chef per i primi tre mesi non mi ha rivolto la parola, poi dopo quattro mesi trascorsi nelle retrovie, sono passato in sala. Dopo un veloce ritorno a casa in Puglia, da agosto 2015 sono approdato al Geranium di Copenaghen. Impatto traumatico, per l’idea completamente diversa nella gestione della sala e del personale, visto che ero abituato a un’impostazione filofrancese”.