4 Ottobre 2024 - 01:58

Taormina: Ripristinato il Corpo di Polizia Locale, ma sotto il controllo del sindaco

Una decisione inattesa scuote nuovamente Palazzo dei Giurati a Taormina. L’amministrazione comunale ha infatti comunicato ai sindacati un’imminente revisione dell’assetto organizzativo che segna un clamoroso passo indietro rispetto alle scelte di luglio. Dopo settimane di polemiche, il Corpo di Polizia Locale, precedentemente declassato a semplice servizio sotto l’Area amministrativa, verrà ripristinato.

Il segretario generale del Comune, Giuseppe Bartorilla, ha informato i rappresentanti sindacali di Cgil, Cisl, Uil e Csa Regioni-Autonomie locali riguardo all’intenzione dell’amministrazione di rivedere l’organigramma e il funzionigramma dell’ente. In particolare, è stata comunicata la revoca della delibera adottata dalla Giunta lo scorso 19 luglio, che aveva di fatto cancellato il Corpo di Polizia Locale, scatenando un acceso dibattito in città.

Secondo la nuova proposta, gli operatori della Polizia Locale torneranno a svolgere le funzioni previste da leggi, regolamenti e ordinanze. Tuttavia, la gestione amministrativa e contabile rimarrà in capo all’Area amministrativa-affari generali, limitando in qualche modo l’autonomia operativa del comandante del Corpo. Un aspetto che potrebbe generare ulteriori contestazioni e controversie.

Un cambiamento significativo emerge anche dalla riorganizzazione dei rapporti gerarchici: il Corpo di Polizia Locale sarà direttamente collegato al sindaco, escludendo il comandante dalla gestione diretta di atti amministrativi di rilevanza esterna, come le determine di spesa e l’affidamento di servizi.

Tra i possibili sviluppi della prossima settimana, vi è il ritorno di Daniele Lo Presti al ruolo di comandante della Polizia Locale, con il reintegro del suo profilo professionale. Un riavvicinamento tra Lo Presti e l’amministrazione del sindaco Cateno De Luca sembra ormai vicino, anche se, a Taormina, come dimostrato dalle vicende recenti, ogni decisione può essere soggetta a rapidi e inattesi cambiamenti.

Non resta che attendere l’ufficialità delle prossime mosse, che potrebbero stabilizzare la situazione o innescare nuovi conflitti interni.