Torna a Messina “Le Vie dei Tesori”: un viaggio tra arte, storia e luoghi segreti
Torna a Messina “Le Vie dei Tesori”, l’importante manifestazione culturale che prevede l’apertura straordinaria di luoghi di grande interesse architettonico e storico, molti dei quali solitamente inaccessibili. Il festival si terrà dal 14 al 29 settembre, coinvolgendo la città per tre fine settimana, con l’obiettivo di confermare il trend di crescita delle scorse edizioni, in particolare proprio a Messina.
La città dello Stretto è stata tra le prime a partecipare a questa iniziativa, nata a Palermo 18 anni fa, e oggi diffusa in tutta la Sicilia e oltre i suoi confini. I numeri parlano chiaro: nel 2023 il festival ha registrato 250 mila presenze in 17 città siciliane, generando un impatto economico sul territorio di oltre 7,6 milioni di euro. Nello stesso anno, Messina ha sfiorato i 5500 visitatori, con una ricaduta economica superiore a 220 mila euro. Un festival che non si è fermato nemmeno durante la pandemia, ridisegnando le visite e adattandosi alle nuove necessità, mantenendo però viva la sua missione di valorizzazione del patrimonio artistico e culturale.
Un’opportunità per conoscere e condividere
La prefetta Cosima Di Stani ha sottolineato l’importanza di questo evento per le nuove generazioni: “È un’occasione per approfondire la storia della propria terra e appassionarsi, condividendo questa esperienza con i turisti e con la cittadinanza. Valorizzare il patrimonio artistico non è solo un dovere verso la nostra storia e il nostro futuro, ma genera anche benefici economici e sociali per l’intero Paese”. Anche il sindaco Federico Basile ha evidenziato l’unicità dei luoghi e delle esperienze che il festival offre, grazie anche all’abilità dei narratori che guidano i visitatori.
I luoghi da scoprire
Quest’anno, “Le Vie dei Tesori” a Messina permetterà di visitare una serie di luoghi straordinari. Tra questi, le collezioni universitarie e i siti storici della città. Luigi Giacobbe, funzionario della Soprintendenza, ha ricordato alcuni dei principali luoghi d’interesse, come la chiesa di Santa Maria Alemanna, fatta costruire dai Cavalieri Teutonici nel 1220, la chiesetta di San Giovanni di Malta, che racconterà la storia del patrizio e monaco San Placido, e il Santuario e il giardino di San Francesco, risalente al 1254, famoso per le due statue d’argento.
Tra i luoghi più affascinanti, ci sarà anche il Santuario di Montalto, da cui si gode di una vista mozzafiato su tutta la città. Qui sarà narrata la leggenda della Dama Bianca, e sarà possibile visitare il prezioso museo voluto dal parroco.
Altri tesori includono la seicentesca chiesa di San Paolino, ridotta nelle sue dimensioni per far spazio a una strada, la chiesa di Santa Maria di Portosalvo, storicamente contesa tra marinai e frati, e il Santuario della Madonna del Carmelo, che permetterà di salire fino alla terrazza panoramica del campanile, abbracciando con lo sguardo tutto lo Stretto di Messina.
I musei e le collezioni private
Tra i luoghi di cultura più attesi, vi è la Prefettura, che aprirà i suoi saloni normalmente chiusi al pubblico e l’appartamento riservato al Presidente della Repubblica durante le visite ufficiali. Torneranno accessibili anche il Seminario Arcivescovile, con la Biblioteca Painiana e una preziosa collezione zoologica, oltre agli bozzetti di Aristide Sartorio per i mosaici del Duomo di Messina.
Gli amanti dell’arte potranno visitare il Teatro Vittorio Emanuele, celebre per il soffitto affrescato da Renato Guttuso con la leggenda di Colapesce, e il manierista Palazzo del Monte di Pietà, progettato da Natale Masuccio, con la sua scenografica scalinata e il loggiato. Anche il Tempio di Cristo Re, ispirato alla Basilica di Superga, sarà aperto al pubblico.
Non mancheranno i piccoli musei da scoprire, tra cui le collezioni universitarie, le maioliche Zipelli e i reperti dei Gesuiti, oltre ai musei scientifici con la Collezione della Fauna e i reperti fossili, il Museo della musica popolare dei Peloritani a Gesso, e il Museo etnografico “I Ferri du misteri”, che custodisce centinaia di antichi utensili della vita contadina.
La Galleria d’arte moderna e contemporanea “Lucio Barbera” ospiterà opere di artisti come Guttuso, Casorati, Boetti e le sculture di Giò Pomodoro, mentre la GAMM (Galleria d’Arte Moderna) al Palacultura esporrà opere di Emilio Tadini e Mirò, accanto a quelle di artisti locali come Samperi e Fiume.
Le ville storiche
Il festival permetterà di visitare due ville storiche di Messina: Villa Cianciafara, una tenuta settecentesca sopravvissuta al terremoto del 1908, con arredi originali e una mostra dedicata al fotografo Filippo Cianciafara. Durante il weekend del 28 e 29 settembre, Villa Cianciafara ospiterà un recital teatrale-musicale ispirato alle novelle di Pirandello.
Riaprirà anche Villa Giovanna, ex sede della Guardia Regia e oggi centro olistico Mater Vitae. Situata a Villaggio Pace, la villa è immersa in un rigoglioso giardino tropicale che degrada verso il mare. Qui, ogni domenica mattina, sarà possibile partecipare a un “bagno di suoni” con strumenti arcaici come gong e ciotole sonore, offrendo un’esperienza rigenerante a contatto con la natura.
Le passeggiate fuori porta
Oltre ai luoghi cittadini, il festival propone passeggiate fuori porta verso affascinanti destinazioni nei dintorni di Messina. Si potrà visitare la chiesa e il convento normanno-svevo di Santo Stefano a Salice, e la chiesa legata alla tradizione di San Paolo a Briga Marina.
Tra le escursioni più suggestive, le passeggiate nei borghi medievali abbandonati come Pezzolo, arroccato sulle colline, e Gualtieri Sicaminò, che testimoniano la bellezza nascosta del territorio. Un percorso emozionante sarà quello verso Borgo Schisina, costruito negli anni ‘50 per ripopolare i latifondi ma abbandonato poco dopo, oggi immerso in una natura selvaggia che si è riappropriata dei luoghi.
Come partecipare
Per partecipare a “Le Vie dei Tesori”, la formula resta quella vincente delle edizioni passate. È possibile acquistare coupon per le visite guidate sia online sia negli infopoint allestiti nelle città partecipanti. I coupon hanno diversi costi: 18 euro per 10 visite, 10 euro per 4 visite, e 3 euro per un singolo ingresso. Per le passeggiate è previsto un coupon da 6 euro, mentre per le esperienze il prezzo varia in base all’attività scelta. La prenotazione online è consigliata per evitare lunghe attese.
Questo festival, che mette in rete diverse realtà culturali e istituzionali, offre un’esperienza unica di immersione nel patrimonio culturale, artistico e storico della Sicilia, permettendo a visitatori e cittadini di esplorare i tesori nascosti e di vivere un viaggio senza tempo.