Udienza davanti alla Corte d’Appello di Messina per il colombiano ricercato negli USA ed arrestato a Taormina

Udienza camerale davanti alla Corte d’Appello di Messina per Gustavo Hernandez Frieri, cittadino di origine colombiana, con cittadinanza americana, arrestato qualche giorno fa dalla polizia per un mandato di arresto internazionale, emesso dall’autorità giudiziaria della Florida, con l’accusa di riciclaggio. L’uomo doveva essere sentito per la richiesta di estradizione, presentata dal ministro in base al mandato di arresto internazionale. In presidente della Corte di Appello Daria Orlando ha ascoltato l’arrestato in presenza dei difensori gli avvocati Giovambattista Freni e Giancarlo Briguglio. I legali hanno esposto i motivi per i qual Hernandez non ha prestato consenso per l’estradizione. L’avvocato Freni ha rilevato che l’arresto voluto dallo Stato della Florida è alla base di una vasta inchiesta attualmente in America, che interessa ufficiali dello Stato del Venezuela, interessato alla vendita del petrolio agli Stati Uniti d’America, ed ha documentato che Hernandez, di professione consulente finanziario, ha soltanto manifestato pareri, per vantaggi economici derivanti dalla vendita del petrolio dal Venezuela agli Stati Uniti di America. Un agente speciale della Florida si è avvalso di un agente provocatore, del quale non ha rilevato la identità personale. La fonte confidenziale ha registrato colloqui con Hernandez, dai quali non emergono indizi di responsabilità. E’ stato dimostrato che Hernandez era in vacanza in Italia (prima a Roma e Firenze e dopo a Taormina, dove è stato arrestato) e non sapeva della indagine compiuta dall’agente speciale della Florida e depositata il 23 luglio 2018, all’ Autorità giudiziaria di America, due giorni prima dell’arresto. La richiesta d’arresto è proveniente dal Ministro dell’Interno. L’avvocato Freni ha eccepito che unitamente alla richiesta del Ministro dell’interno doveva pervenire alla Corte di Appello la richiesta del Ministro di Giustizia, corredata dal mandato di arresto del Gran Giurì della Florida. L’eccezione sollevata dall’avvocato Freni interessa l’operato dei Ministri Salvini (Interno) e Bonafede (Giustizia). Pertanto, ha concluso con una richiesta di revoca dell’arresto provvisorio, ed in subordine di arresti domiciliari, in attesa che la Corte di Appello decida se sussitono i presupposti per un giudizio di probabiltà dei reati di cospirazione di riciclaggio di migliaia di milioni di dollari, per la vendita del petrolio dal Venezuela agli Stati Uniti d’America.Hernandez si è difeso affermando di essere avvocato, di operare negli Stati Uniti come consulente finanziario, di ritenersi vittima di un complotto economico e di non conoscere gli Ufficiali del Venezuela, i quali sono sospettati di aver operato illecitamente, per la vendita  del petrolio dal Venezuela che fa parte dell’Opec, agli Stati Uniti D’America , interessati all’acquisto del petrolio. Alla fine dell’Udienza, il Presidente della Corte di Appello ha concesso i domiciliari con facoltà di raggiungere la residenza indicata dal difensore di Hernandez, in attesa di ulteriori accertamenti. Può sembrare singolare che all’arrestato sia stato consentito di recarsi, dal carcere, senza scorta, in una residenza, ma il suo difensore ha dichiarato che era l’unica soluzione praticabile per un cittadino straniero.