Vertenza Gicap, Gioveni: A Roma si discute sul futuro di 700 famiglie, la politica continua a rimanere in silenzio!

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“Che sia una trattativa fra privati quella fra la Gicap e la Like Sicilia di proprietà della pugliese Apulia Distribuzione non vi è dubbio, ma fa quanto meno riflettere il fatto che in una città che continua ad avere una emorragia di posti di lavoro, la politica messinese non dimostri di preoccuparsi del futuro di ben 700 famiglie (la maggior parte delle quali tutte messinesi) che sembra essere ancora appeso a un filo!”.

A prendere posizione su una delle vertenze più grosse degli ultimi anni e che rischia ancora di dare l’ennesimo brutto colpo all’intera economia cittadina è il consigliere comunale Libero Gioveni che, oltre ad esprimere la propria solidarietà a tutti i dipendenti della storica Gicap a cui tuttavia – sottolinea il consigliere – “grazie alle capacità imprenditoriali della famiglia Capone, va fatto un plauso per aver dato lavoro negli anni a centinaia di famiglie messinesi”, tenta di spronare il sindaco De Luca e la deputazione messinese che, forse perché troppo impegnati nell’ultima campagna elettorale per le Europee, non hanno dato peso ad una vicenda che invece “il peso ce l’ha eccome per le ricadute che essa potrebbe avere in città sotto il profilo sociale ed occupazionale” .

Gioveni esprime apprezzamenti invece per le organizzazioni sindacali che sono riusciti ad ottenere un incontro ieri a Roma al Ministero dello Sviluppo Economico con le due società (purtroppo ancora non definitosi) per tentare di trovare una conciliazione a beneficio dei lavoratori che così, oltre a subentrare nella nuova società che fa capo al colosso pugliese Apulia, godrebbero in buona parte anche delle spettanze arretrate che Gicap finora non aveva potuto garantire loro.

Sarebbe importante anche garantire quei lavoratori amministrativi – prosegue il consigliere comunale – che a differenza dei loro colleghi operativi nei vari settori rischiano di accedere alla cassa integrazione perché Like Sicilia non sembra intenzionata ad assorbirli.

Ed è anche per questo – conclude Gioveni – che auspico in questa fase cruciale della vertenza anche una presa di posizione forte del sindaco De Luca che, così come è stato bravo a fare da mediatore nella vicenda Acr Messina, lo faccia pure per centinaia di famiglie messinesi che egli rappresenta, perché un primo cittadino ha l’obbligo morale e istituzionale di impedire che la sua città, che ha fame di lavoro e di riscatto, viva l’ennesimo dramma economico e sociale.