14 Febbraio 2025 - 06:10

Via Rosso da Messina, Scurria: Liberata la Cabina Enel dopo 30 Anni di Abusivismo

Dopo oltre 30 anni di attesa, la cabina Enel situata in via Rosso da Messina è stata finalmente “liberata” dalla baracca che la inglobava. Questo intervento rappresenta non solo la risoluzione di un problema tecnico e logistico, ma anche un simbolo della lotta contro l’anarchia urbanistica e il disinteresse che hanno segnato il territorio per decenni.

La storia di questa cabina di trasformazione da media a bassa tensione è emblematica. Circondata da una baracca costruita abusivamente, la struttura era diventata un paradosso amministrativo e operativo. Ogni intervento di manutenzione o riparazione della linea richiedeva infatti che i tecnici entrassero all’interno della baracca, aggiungendo difficoltà e rischi a operazioni già delicate.

Grazie all’azione dell’Ufficio Commissariale al Risanamento, questo capitolo si è concluso positivamente. Dopo aver assegnato un alloggio alternativo alla famiglia che risiedeva nella baracca, è stata disposta e realizzata la demolizione della struttura abusiva, restituendo finalmente la piena accessibilità alla cabina Enel.

Il subcommissario al risanamento, Marcello Scurria, ha sottolineato l’importanza della sinergia tra le istituzioni coinvolte. In particolare, ha evidenziato la collaborazione con il direttore provinciale dell’Enel, l’ingegner Francesco Vescio, che ha permesso di superare le complessità tecniche e burocratiche del caso.

Questo intervento rappresenta un passo avanti significativo nel processo di risanamento del territorio e nella lotta contro l’abusivismo edilizio. La vicenda della cabina Enel “inglobata” è stata per anni uno dei simboli più evidenti degli sfregi al territorio e della mancanza di controllo. Ora, con la sua “liberazione”, si restituisce dignità a un’area che per troppo tempo è stata emblema di degrado.

L’intervento non si limita a risolvere un problema pratico, ma ha anche un valore simbolico, segnando un punto di svolta nella gestione del territorio e nella tutela del bene comune. La cabina Enel “osta libera” rappresenta una vittoria contro l’illegalità e un monito per il futuro: il rispetto delle regole e la collaborazione tra istituzioni sono fondamentali per garantire un ambiente urbano decoroso e funzionale.