Viaggio nella dimora del Conte Dracula, il Castello di Bran in Transilvania [FOTOGALLERY]

Il castello del Conte Dracula è uno dei posti che ha più affascinato la fantasia popolare da quando nel 1897 Bram Stoker scrisse il celebre romanzo ispirato alla figura di Vlad III Principe di Valacchia. Da allora il Castello di Bran in Transilvania si è accreditato come una tra le più gettonate mete di visita da parte dei viaggiatori che arrivano in Romania. 

Il Castello di Bran è situato lungo l’antico confine fra la Transilvania e la Valacchia e viene identificato come la dimora di Vlad Tepes III, il sanguinario principe il cui personaggio romanzato è stato identificato con il famigerato Conte Dracula.

In realtà la storia vuole che Vlad Tepes III abbia dimorato a Bran solo per un certo periodo, durante alcune campagne militari, per la posizione strategica che la fortezza possedeva ricoprendo il passo di confine tra le due nazioni, sul punto di passaggio obbligato di transito per gli eserciti invasori che chiusi nella vallata, divenivano facile preda del famigerato principe.

Arrivare nel piccolo villaggio di Bran, partendo da Bucarest è un impresa abbastanza ostica considerando la mancanza di autostrade bisogna affrontare un percorso montano tra foreste innevate di circa 185 chilometri di strada statale, per buona parte ad una sola corsia, che attraversa diversi centri abitati in un viaggio di sola andata che dura circa tre ore e mezzo. Nel nostro caso dato l’elevato traffico veicolare dovuto al periodo natalizio ed il conseguente aumento del traffico in direzione delle località sciistiche locali poste nella stessa direzione, le lunghe file ci hanno costretto ad un odissea di circa sei ore e mezza. L’arrivo al Castello di Bran ha iniziato però da subito a ripagare il lungo viaggio quando già dall’ultimo tratto di strada abbiamo visto svettare il possente maniero di confine, avvolto in una vegetazione che ricorda perfettamente i racconti del celebre conte.

Avvicinandosi al maniero ciò che immediatamente appare nel borgo di Bran è una sorta di villaggio dei divertimenti, dove fra bancarelle di souvenir, negozietti di prodotti tipici e tanto street food, con pietanze locali soprattutto a base di carni arrosto sulla griglia, la figura di Dracula appare ovunque.

Il biglietto d’ingresso al tour completo ha un costo di circa 15€ a persona, ma consente l’accesso oltre che alle zone comuni aperte al pubblico anche a due zone accessorie: alcune stanze del castello dedicate all’esposizione di antichi strumenti di tortura medievali e ad un ascensore multimediale di ultima generazione che scende in una grotta sotterranea dove video animazioni spiegano la storia del luogo e dei suoi abitanti.

L’inizio della visita prevede la risalita del viale che conduce all’ingresso fino ad arrivare all’ingresso preceduto da una scalinata di pietra che porta all’interno dell’atrio del castello dove inizia realmente la visita. Il tour del castello parte dal piano inferiore, quello della servitù, abbastanza spartano dove si trovano le cucine, le sale della servitù e le stanze di servizio, saliamo quindi al piano superiore, attraverso uno stretto cunicolo in pietra, e arriviamo nelle sale dove un tempo vissero i regnanti arredate con mobili d’epoca, riproduzione di quelli originali che furono rubati e rivenduti in epoche passate. Successivamente troviamo una prima balconata che si affaccia sul cortile interno della fortezza dove altri turisti guardano affascinati un antico pozzo di pietra e un porticato che percorre il perimetro interno.

Saliamo infine negli appartamenti più in alto, arredati in modo lussuoso e ci affacciamo infine da una terrazza che domina l’intera vallata cosi da vedere sui tetti e sul cortile interno dell’intera struttura ed ammirare dall’alto la maestosità e la bellezza dei luoghi, da questo livello si può anche salire sulle torri, dove all’interno di una di esse si trova una mostra esplicativa dedicata alla figura di Vlad Tepes e al suo alter ego romanzato, il Conte Dracula.

Entriamo infine in una parte riservata alla mostra di antichi strumenti di tortura dove accanto ad ogni terribile marchingegno troviamo la spiegazione in inglese del loro utilizzo e la riproduzione mediante disegni dei devastanti effetti sul corpo dei condannati che pativano tali orrende torture.

Scendiamo quindi nel cortile e ci dirigiamo verso la porta d’ingresso, che è anche l’uscita, ma poco prima troviamo l’accesso all’ascensore multimediale che ci farà affrontare un ultimo percorso sotterraneo interattivo fra gli antichi abitanti del luogo, che riprodotti in carne ed ossa ci spiegheranno, dagli schermi posti nella grotta sottostante, la storia del luogo. Appena usciti all’aria aperta ci ritroviamo quindi nei giardini del castello dove di fronte ad un laghetto ghiacciato osserviamo l’imponenza del maniero che ci sovrasta e realizziamo di avere visitato uno di quei luoghi sui quali i libri ed i film hanno creato un vero mito che ci ha accompagnato specie da bambini, ma che anche da grandi non ha mai perso il suo fascino.

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