Violenza sulle donne: l’iniziativa dell’istruttrice messinese Katia Campanella

Un lenzuolo bianco, simbolo della purezza, e un paio di scarpette rosse del colore del sangue, quello della violenza subita ingiustamente. È quanto si è aggiunto oggi agli attrezzi per l’allenamento “strong” organizzato dall’istruttrice messinese, Katia Campanella, per le sue allieve in occasione della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne. L’energica istruttrice di fitness, oltre ad allenare il fisico, da tempo insegna la forza quale elemento essenziale della quotidianità di ciascuno, spronando il proprio gruppo a non mollare e a combattere, sempre.

Si sono allenate tutte con il rossetto e hanno inondato i social di immagini e frasi con l’intento di lanciare un segnale forte a tutti, indistintamente. Tantissimi gli scatti fotografici che hanno immortalato un momento di grande vicinanza in questa giornata commemorativa, dall’alto valore solidale, riconosciuta in tutto il mondo. È stata l’occasione per affrontare un grave problema, spesso taciuto quasi fosse un tabù, e per lanciare alle donne, vittime di violenza, l’invito ad unirsi al gruppo. «Tutte le donne saranno accolte. Qui, ci sono altre donne che porgono la mano. Ci alleniamo 2 volte a settimana. Ci Villetta “case nostre” sul viale Giostra, a Messina». Così Katia Campanella a tutte quante sentissero il bisogno di un po’ di spensieratezza o di una parola amica.

“La violenza contro le donne non è solo violenza fisica ma è anche violenza psicologica. Le donne spesso sono costrette a subire atteggiamenti non desiderati nell’ambiente lavorativo, quelle che hanno la fortuna di averlo ancora un lavoro. Poi ci sono quelle che pur avendo gli stessi neuroni degli uomini…al lavoro hanno dovuto rinunciare per scelta…così si dice per addolcire la pillola.. una scelta di cui una donna non si pentirà mai, soprattutto se lo si fa per dei figli…ma una scelta sofferta .. perché anche questa è violenza anche se non se ne parla. Parliamo troppo spesso di pari opportunità ma se una donna non si afferma come donna, anche con un lavoro e una sua indipendenza… difficilmente potrà dire NO ALLA VIOLENZA”.

Abbiamo voluto riportare questo messaggio, scelto dalle 13 donne che, oggi, capitanate dalla loro istruttrice, hanno deciso di scendere in campo non soltanto per allenare il proprio fisico, ma anche e soprattutto per schierarsi al fianco di chi vive una vita più sfortunata, comprendendo che c’è ancora molta strada da percorrere, verso la libertà e l’incolumità della Donna, per debellare la “violenza dell’ignoranza”.