Messina entra nelle rete europea “Forti che Uniscono – Faro per i Forti”

Martedì 16 aprile, alle ore 16.00 presso il luogo-simbolo di Forte S. Salvatore, il Sistema Fortificato dello Stretto entra in Europa con la firma della Carta di Corfù e l’adesione al Network Internazionale “Forti che Uniscono – Faro per i Forti”, promosso dalla  Marco Polo System di Venezia, finalizzato alla valorizzazione in Rete del patrimonio fortificato e militare nell’area euro-mediterranea.Dopo ben 12 anni,il Sindaco De Luca, con una delibera di Giunta, aderisce al Network internazionale e riprende il percorso virtuoso intrapreso nel 2007 con Venezia che consentirà all’intero Sistema Fortificato dello Stretto di entrare a far parte del circuito internazionale delle città fortificate, dando spessore e valore al coordinamento tra gli Enti e le Associazioni messinesi e calabresi che da vent’anni gestiscono,in concessione demaniale, le singole strutture.I rapporti intrapresi nel 2003 e mai interrotti tra Enzo Caruso, referente per l’Area dello Stretto e Pietrangelo Pettenò, Amministratore Unico del Gruppo Europeo Marco Polo System di Venezia (Società Europea per la valorizzazione del patrimonio Fortificato nel Mediterraneo), ratificati con un protocollo d’intesa tra Messina e Venezia, firmato nel 2007 con l’allora sindaco Massimo Cacciari, hanno condotto all’adesione alla Carta di Corfù da parte del Sindaco del Comune di Messina e a seguire dei Sindaci di Reggio, Campo Calabro e Villa S. Giovanni.Il Sistema Fortificato dello Stretto di Messina, con le sue 23 fortezze e le relative strade di collegamento, realizzate sulle due sponde tra il 1884 e il 1914, rappresenta un “unicum” per tipologia di posizionamento e uno dei sistemi fortificati più “attrattivi” del Mediterraneo dal punto di visto architettonico, turistico e ambientale. La CINTURA di forti che avvolge lo Stretto da sud a nord sulle due sponde, è simbolo concreto di UNIONE architettonica, storica e ambientale dell’AREA INTEGRATA DELLO STRETTO. “Ciò che è stato costruito per proteggersi dal mondo esterno, diventa motore di dialogo, scambio e sviluppo per i territori. I forti che uniscono lo fanno in quanto propulsori di idee e azioni che riavvicinano le comunità al proprio patrimonio e diventano luogo d’incontro e scambio di esperienze tra i popoli”.Alla base risiedono l’analisi e la condivisione dei principi espressi in altri documenti internazionali, come le Carte di Atene e di Venezia, la Convenzione Europea sul Paesaggio e, soprattutto, la Convenzione di FARO, convenzione quadro del Consiglio d’Europa sul valore del patrimonio culturale per la Società, 2005, in vigore dal 2011), che fonda il concetto di Comunità Patrimoniale.L’incontro avrà come protagonistii Sindaci di Messina, Reggio Calabria, Villa S. Giovanni e Campo Calabro, il Dirigente provinciale della Forestale e i presidenti delle Associazioni concessionarie dei Forti Cavalli, Puntal Ferraro, Centri, Petrazza, Campone, Serra la Croce, Torre degli Inglesi a Messina e  Gullì (Ecolandia) e Poggio Pignatelli sulla costa calabrese.