Bancarotta fraudolenta: Finanza esegue a Messina 16 misure cautelari nei confronti di avvocati, imprenditori e commercialisti, sequestro di 15 mln euro

La Guardia di Finanza sta eseguendo a Messina 16 misure cautelari ed il sequestro di beni del valore complessivo di circa 15 milioni di euro nei confronti di 16 persone accusate a vario titolo di associazione per delinquere finalizzata alla bancarotta, sottrazione fraudolenta al pagamento di imposte, riciclaggio e auto riciclaggio, falso ideologico in atto pubblico ed appropriazione indebita. Eseguite due ordinanze di custodia cautelare in carcere, tre ai domiciliari e 11 divieti temporanei di esercitare attività professionali o imprenditoriali.
In carcere l’avv Andrea Lo Castro ( già arrestato nell’operazione Beta dei Carabinieri ma libero), il commercialista Benedetto Panarello. Ai domiciliari vanno l’avv. Francesco Bagnato e i prestanome Orazio Oteri e Giuseppe Barbera che eseguivano per degli imprenditori operazioni finanziarie e societarie tese ad occultare il loro patrimonio ai creditori ed al Fisco. Svuotavano rilevanti quote patrimoniali da diverse società in difficoltà trasferendoli in altre di nuova costituzione, lasciando gli ingenti debiti in capo alle società originarie.Gli imprenditori coinvolti sono F.D’A., già proprietario del Jolly Hotel di Messina, e la moglie P.I. Ai due sono stati sequestrati due alberghi a Chianciano Terme (SI); R.F. ed il figlio A.F. costruttori della provincia di Reggio Calabria; F. R. F. ed i figli G.F. e O.F. imprenditori di Policoro (MT) operanti in diversi settori economici, unitamente alla loro collaboratrice E.Z. di Milazzo (ME). B.L. ed il figlio V.L.. imprenditori del settore alimentare operanti della provincia di Reggio Calabria;P.V.B. faccendiere di Milano.