“Giornata della ristorazione”, Chef Caliri: “La cucina è raccontare un territorio, abbiamo tutti una grande responsabilità”

Chef Caliri: “ La cucina è raccontare un territorio, abbiamo tutti la grande responsabilità di essere protagonisti per portare avanti quel senso di eccellenza che ci rende unici nel mondo”

Si celebra oggi la “Giornata della ristorazione” ininziativa promossa dalla Fipe, la federazione italiana pubblici esercizi, per per valorizzare e rafforzare i valori ed il ruolo della ristorazione e della gastronomia italiana.
Numerose le sigle del mondo dell’accoglienza che hanno aderito all’iniziativa che ha ricevuto dal Capo dello Stato la Medaglia del Presidente della Repubblica quale premio di rappresentanza per l’alto valore.
I ristoratori aderenti proporranno nel loro menu un piatto dove il pane è l’ingrediente fondamentale.
L’allegoria del pane quindi come “ Espressione di quel senso di unione necessario a tutto il comparto per testimoniare il senso dell’impegno nel settore dell’accoglienza vero fattore trainante dell’economia turistica del nostro Paese” – spiega lo chef Pasquale Caliri – .
L’Ambasciatore Del Gusto, esponente del sodalizio che aderisce all’iniziativa propone una ricetta che ha matrice molto antica nella cucina povera siciliana: “U pisci d’ovu”.
Il cuoco messinese lo ripropone in una versione “Camoufflage” dove questa antica omelette viene proposta a forma di pesce ed irrorata con salse di nero di seppia, alghe e ricci di mare.
La tecnica del “Nascondere” presa a prestito dall’arte pittorica – spiega Caliri – serve qui a ricalcare quel significato di assenza dell’ingrediente principale tipico della cucina povera dell’Isola.
Era uso infatti, con l’ironia tipica dei siciliani, bleffare sulle preparazioni per nascondere l’impossibilità di accedere alle materie prime. Un esempio su tutti : la pasta con le sarde a mare, dove appunto il pesce non c’era.
Una frittatina quindi a forma di pesce a base dell’ingrediente preso a testimone della giornata : il pane.
“Fare ristorazione oggi – spiega l’ ambasciatore del gusto – significa raccontare un territorio. In questo senso tutti gli operatori della ristorazione, del turismo e di tutti i comparti produttivi hanno la grande responsabilità di essere protagonisti di una storia che porti avanti quel senso di eccellenza che la cucina e l’ospitalità rendono unico il fare italiano nel mondo.