Dimissioni da assessore, Carlotta Previti: “non lascio per altri impegni lavorativi o incarichi diversi”
“Motivazioni e scelte personali sono alla base delle mie dimissioni irrevocabili da assessore del Comune di Messina. La mia decisione non è legata ad altri impegni lavorativi e nemmeno ad incarichi diversi”. Lo dice in una nota Carlotta Previti ex assessore comunale di Messina con deleghe alla Smart City, programmazione, monitoraggio e rendicontazione Fondi Extra Comunali, pianificazione strategica Fondi Europei. “Ringrazio – prosegue Previti – per l’opportunità datami dal sindaco Federico Basile e prima ancora dall’ On.le Cateno De Luca e ringrazio i colleghi di giunta per la disponibilità manifestata nei miei confronti in questi anni passati insieme. Ringrazio tutto il personale tecnico-amministrativo del Comune di Messina che in questi anni con spirito di abnegazione ha consentito alla nostra città di raggiungere primati nazionali di spesa e attrazione di finanziamenti europei. Ringrazio infine tutti i cittadini che sono stati al mio fianco, appoggiandomi e condividendo la mia azione politica.
“Non smetterò mai – prosegue la Previti – di amare Messina e tutto il suo straordinario territorio e farò tutto il possibile per metterla in luce con azioni efficaci, strutturali e in linea con gli obiettivi delle politiche europee.
Nell’epoca della globalizzazione e della precarietà, tante sono le nuove sfide da affrontare per garantire condizioni di lavoro dignitose, migliori infrastrutture e opportunità, innanzitutto per i più giovani e le donne. Continuerò a battermi ogni giorno per loro e, anche se non ricoprirò più il mio ruolo di assessore, garantirò il mio massimo impegno per ridurre le disparità territoriali guardando al “bene comune” per le generazioni future e le comunità più marginali nell’affrontare le sfide globali. Siamo immersi in trasformazioni epocali che per essere governate hanno bisogno di nuove idee, del coraggio di saper coniugare grande saggezza e massimo d’audacia (cit. David Sassoli Presidente del Parlamento Europeo).