Distretti produttivi, De Domenico (PD): “Presentato disegno legge d’interesse strategico”

Ripartiamo dalle priorità. In quadro politico confuso, caratterizzato da un’endemica incertezza e privo di una tangibile visione di prospettiva, ho presentato all’Ars un Disegno di Legge che incrementa la competitività e l’efficienza del sistema dei Distretti Produttivi in Sicilia. L’intento è quello di ricondurre l’azione politica e legislativa del Parlamento sulle reali questioni di interesse strategico. A parlare in un comunicato è il deputato Francesco De Domenico del PD che prosegue;

I distretti produttivi, in altre realtà regionali, anche meridionali quali la Puglia, costituiscono un volano di sviluppo del territorio, incrementando significativamente le perfomance delle imprese che ne fanno parte rispetto alle altre.

Due le sostanziali modifiche alla normativa pregressa e gli obbiettivi del disegno di legge:

1) apertura ad altre realtà economiche, consentendo che le aziende nazionali e internazionali, purché operanti in Sicilia, possano far parte dei distretti;

2) previsione del silenzio assenso, permettendo così il superamento dei blocchi e degli ostacoli prodotti dalle inefficienze della politica e dalla burocrazia, tempi certi e definiti entro i quali consentire alle imprese del nostro territorio di organizzarsi in rete.

Se da un lato, infatti, è risultato necessario fronteggiare l’emergenza del protratto mancato riconoscimento di numerose realtà distrettuali, che sta colpevolmente penalizzando alcune tra le realtà economiche più dinamiche della nostra regione, dall’altro appare opportuno rendere il quadro normativo che regolamenta il settore, più competitivo rispetto alle altre realtà regionali, nonché più efficiente.

Questo Disegno di Legge si colloca nel quadro di un’azione politica più ampia, che mi ha visto sollecitare più volte il Governo regionale con interrogazioni e mozioni d’Aula soprattutto su questioni riguardanti il territorio della nostra provincia.

Il tema della competitività del sistema produttivo regionale, rappresenta la principale emergenza che l’attuale classe politica è chiamata ad affrontare. Alla vigilia di quella che tutti i principali indicatori economici delineano come una nuova fase recessiva dell’economia nazionale, la Sicilia evidenzia ancora un significativo ritardo nel recupero dei livelli produttivi precedenti alla crisi del 2008.

Le drammatiche ricadute occupazionali di questa condizione, continuano ad alimentare un sempre maggiore flusso di emigrazione di giovani siciliani verso altre realtà, sia nazionali che internazionali, determinando un costante impoverimento sul piano del capitale umano e delle professionalità disponibili sul territorio.

In un tale quadro, appare necessario compiere una scelta decisa a supporto delle realtà produttive distrettuali, che si sono dimostrate in grado di innescare dinamiche virtuose, quali innovazione di prodotto e di processo, incremento della produttività, maggiore capacità di incidenza sui mercati internazionali, programmazione congiunta dei processi di formazione e di specializzazione delle competenze.

L’importanza del tema per il presente e per l’immediato futuro dell’economia regionale è, dunque, oltremodo evidente. In questo caso non servono risorse, la cui difficoltà di reperimento rappresenta spesso un alibi per coprire mancanza di idee e di iniziativa, ma è necessaria un’azione politica capace di modernizzare, rendere efficiente e stimolare realtà produttive che hanno evidenziato, in questi anni, particolare vitalità e dinamismo.