Edilizia: Fenal Uil, arrivato momento rilancio, a Messina negli ultimi anni 12000 posti lavoro persi

“È giunto il momento di un rilancio vero del settore edile che passa da precise scelte del governo nazionale; proprio oggi lo abbiamo ribadito al fianco dei lavoratori nell’odierna splendida manifestazione nazionale, svoltasi a Roma, che ha visto la presenza di quasi 20mila lavoratori di cui parecchie migliaia provenienti dalla Sicilia e da Messina, inoltre oggi nella nostra provincia centinaia di lavoratori che non sono riusciti a recarsi a Roma hanno comunque incrociato le braccia aderendo allo sciopero nazionale. Al Sud, in Sicilia ed in modo particolare a Messina la situazione è tragica. Nella nostra regione sono oltre 70 mila i disoccupati e si contano 100 mila posti di lavoro in meno negli ultimi sei anni. In questo quadro, purtroppo, Messina detiene il triste primato con oltre 12000 posti di lavoro persi. Chiediamo a gran voce una riforma nazionale del Codice degli appalti che, però, combatta il mancato rispetto dei contratti e il lavoro nero, fenomeni che nella nostra provincia hanno ormai raggiunto percentuali devastanti” lo hanno dichiarato Ivan Tripodi, segretario generale UIL Messina, e Pasquale De Vardo, segretario generale Feneal Uil Messina al termine dello sciopero generale del settore delle costruzioni. “Troppe aziende che vincono gli appalti non si assumono la responsabilità di svolgere direttamente le attività e di portarle a termine garantendo i lavoratori. Creano, invece, una condizione ingestibile con l’affidamento a terzi, procedure fallimentari, licenziamenti e opere incomplete, oggi il vero tessuto produttivo della nostra provincia sono le aziende artigiane del settore, che rischiando tutto ed in prima persona, tra mille difficoltà ed a testa alta rappresentano il volano per l’intera economia messinese” hanno proseguito i due sindacalisti.

“A peggiorare la situazione vi è il calo degli investimenti pubblici, il mancato impiego delle risorse esistenti come quelle del master plan e dei patti, la mancanza di un piano strategico per la messa in sicurezza del nostro territorio, l’assenza di una visione programmatica per consentire alla nostra provincia di essere realmente parte della comunità europea. Occorre cambiare rotta e questo lo si potrà fare soltanto rilanciando il settore dell’edilizia in quanto ciò rappresenterebbe il rilancio della morente Messina” hanno concluso Ivan Tripodi, segretario generale UIL Messina, e Pasquale De Vardo, segretario generale Feneal Uil Messina.