Emergenza idrica a Messina, Gioveni: recesso da Siciliacque e recupero della gestione dell’acqua dell’Alcantara

Il consigliere comunale Libero Gioveni, capogruppo di Fratelli d’Italia, dopo averla formalizzata lo scorso settembre, ripropone una soluzione che possa far reperire una maggiore capacità idrica alla città di Messina attraverso il possibile recesso della convenzione con Siciliacque sulla gestione della condotta dell’Alcantara. La L.R. n. 19/2015 all’art. 6, infatti – ricorda Gioveni – in relazione alla “gestione del sistema acquedottistico della Sicilia e del relativo servizio di erogazione di acqua per uso idropotabile”, stabilisce che “…il Presidente della Regione valuta la sussistenza dei presupposti per l’eventuale esercizio del diritto di recesso della Convenzione con Siciliacque S.p.A.”, ovvero fa in modo che la stessa possa garantire la possibilità di accesso all’acqua come bene primario secondo criteri di solidarietà. Insomma – spiega il consigliere – la Regione potrebbe far riappropriare la città di Messina dell’acqua della condotta dell’Alcantara senza che Amam debba chiederne l’utilizzo a Siciliacque e soprattutto senza versarne ad essa il relativo corrispettivo economico. Il prezzo al metro cubo dell’acqua fissato da Siciliacque è di 69 cent. – evidenzia Gioveni – certamente troppo alto a che Amam la possa acquisire per poi distribuirla agli utenti a fronte di un costo minore. Eppure la condotta dell’Alcantara – insiste l’esponente di FdI – anche se negli ultimi anni ha subìto una sensibile diminuzione della portata, si rivelerebbe certamente preziosa come ausilio alla condotta del Fiumefreddo, oggi più che mai soggetta ad interruzioni per evitare guasti o rischi di natura idrogeologica. Ecco perché, dopo averlo chiesto in Aula all’assessore ai rapporti con Amam Francesco Caminiti, ripropongo all’attenzione dell’Amministrazione – conclude Gioveni – questa soluzione che peraltro ha dei precisi riferimenti normativi, affinché possa essere concretamente valutata per fronteggiare quell’emergenza idrica che ormai è diventata l’incubo di tutti i Messinesi.