Filctem Cgil Messina: AMAM “Applicazione di un funzionigramma scaduto e blocco delle assunzioni”

“Nella Ns. dello scorso 22 ottobre evidenziammo come l’azione combinata di due fattori, quali l’illegittima applicazione di un funzionigramma scaduto ed il blocco delle assunzioni, fosse adoperato dall’azienda per sottrarsi al confronto ed operare scelte a proprio ed esclusivo piacimento” a parlare in un nota è Pino Foti,  Segretario Generale Filctem Cgil Messina, che continua

“Condizioni che di fatto però era stato lo stesso ente ad aver determinato. Non avendo voluto rinnovare quel funzionigramma del 2017 che come lo stesso recita in premessa “…..risponde all’esigenza urgente di dotare l’azienda di un’organizzazione pur se temporanea, per adempiere nel modo maggiormente efficiente possibile alle attività proprie e i cui obiettivi per il 2017 e primi mesi del 2018 sono individuati nel Piano Operativo Annuale 2017”. E non avendo voluto procedere nelle assunzioni necessarie per coprire le carenze dovute a pensionamenti e conclusione dei contratti a tempo determinato.

Tutto ciò – prosegue Foti – oltre ad imporre una redistribuzione dei carichi di lavoro tra il poco personale rimasto, impiegato così a svolgere mansioni diverse e superiori, ha costituito nei fatti un alibi non solo per allocare e spostare dipendenti in uffici e servizi senza alcuna equa ed oggettiva verifica dei titoli e delle professionalità possedute, ma anche per disattendere turnazioni, e per giustificare l’affidamento ad esterni di incarichi di supporto funzionale, sotto forma di servizi professionali.

Se il “Regolamento per il conferimento di incarichi a soggetti esterni di Amam S.p.A.” indica che l’ente privilegia la valorizzazione della professionalità del personale dipendente e conferisce incarichi di collaborazione esterna per il perseguimento di obiettivi “cui non possa farsi fronte attraverso la valorizzazione del personale dipendente”, non si comprende perché, senza alcuna oggettiva procedura comparativa, alcuni dipendenti in possesso dei titoli e delle professionalità adeguate vengano relegati a compiti di mera assistenza, e si continui invece a mantenere una consulenza esterna, ad esempio, di “supporto alla gestione e amministrazione del personale”, per l’ufficio personale.

Nella nota del 22 ottobre scorso chiedemmo pertanto, – continua il segretario –nel rispetto dei principi di equità e trasparenza, di avviare la trattativa contrattualmente prevista sull’organizzazione del lavoro con le OO.SS.. E, a tal fine, di fornire preventivamente i dati sulla situazione reale degli uffici, del personale e del monte ore individuale di lavoro straordinario effettuato ed autorizzato, i dati sulle trasformazioni di contratto operate dal 2017 ad oggi, che abbiano comportato l’incremento di unità lavorative e/o l’aumento di livello, nonché l’elenco degli affidamenti di servizi all’esterno e i curricula dei professionisti esterni, al fine di verificare l’effettività delle condizioni richieste dal Regolamento citato, in comparazione con le professionalità interne.

Poiché a tutt’oggi, – conclude Foti – incomprensibilmente, non avete voluto aderire a tale richiesta di trasparenza si rinnova l’istanza e si chiede al Sig. Prefetto di convocare un apposito tavolo di confronto nell’interesse legittimo dei lavoratori e per il buon andamento, l’economicità, l’efficienza e l’efficacia nell’espletamento del servizio pubblico essenziale. “