Forza lavoro a Palazzo Zanca, Gioveni: “Dai vincoli agli errori e dalle criticità all’emergenza il passo è breve!”

Così è la vita, o meglio, così vanno le cose al Comune di Messina!

Accade che due nostri giovani vigili urbani dei 21 concorsisti abbiano dato le dimissioni perché vincitori di un concorso a tempo indeterminato nella polizia municipale del Comune di Bari (sono già in sevizio dal 1 marzo), mentre altri agenti potrebbero lasciare perché idonei nella graduatoria del Comune di Roma. A parlare in una nota è il consigliere comunale Libro Gioveni che prosegue;

Accadrà, a tal proposito, che ai restanti 19, salvo concessione della cosiddetta “proroga assistita” per 1 anno, scadrà il contratto fra luglio 2019 e 2020, con nemmeno il minimo tentativo di richiesta, da parte dell’Amministrazione, della concessione dei provvidenziali “poteri speciali” del Governo (che ho personalmente sollecitato al sindaco De Luca e all’assessore alla polizia municipale Musolino), che certamente avrebbero consentito di derogare alle stringenti vigenti norme in materia di assunzione di personale.

Accade anche che un bando per la mobilità esterna volontaria pubblicato a dicembre 2018 per 29 posti, che avrebbe consentito a cittadini messinesi che da anni lavorano nelle pubbliche amministrazioni di altri comuni, sia stato annullato da questa Amministrazione, infrangendo i sogni di chi desidererebbe tornare nella propria terra.

Accade, infine (ma non in ordine cronologico) che dei famosi 51 posti del “concorsone” al Comune di Messina, annunciato con troppa enfasi dall’Amministrazione Accorinti nel 2017, si sia rivelato solo un “bluff” tipico delle più agguerrite campagne elettorali.

Intanto, accade pure che quest’anno, a seguito della famigerata “quota 100”, purconsolandoci con la stabilizzazione degli ultimi 76 precari (che però non implementano la pianta organizza essendo già in forza) parecchi altri dipendenti comunali andranno in pensione, senza che avvenga ancora il necessario ricambio generazionale!

Così come accade ancora, che con Determina n. 1096 del 20/02/2019 il Segretario Generale disponga la mobilità interna del personale, con alcune figure che, pur non rientranti nelle aree a rischio corruzione ai sensi del D.Lgs. 196/2012 e del Piano Nazionale Anticorruzione e avendo operato bene nelle loro mansioni originarie, siano state collocate in altri ambiti facendo leva su valutazioni forse troppo superficiali.

E allora mi chiedo: di tutto questo, dobbiamo solo dare colpa alle norme e ai vincoli di legge, oppure, soprattutto per alcune situazioni affrontate forse con troppa leggerezza, anche ad una volontà politica poco incisiva e, perché no, pocolungimirante??

Sarebbe, pertanto, importante affrontare finalmente e definitivamente la questione della forza lavoro in seno al Comune di Messina direttamente in Aula, sulla scia di quella condivisione politica e sindacale tanto decantata dal sindaco De Luca, perché il rischio che Palazzo Zanca da qui a breve possa essere ancora fortemente depotenziato è davvero alto, con conseguente forte pregiudizio sui numerosi servizi di pubblica utilità.