Messina, al Teatro Vittorio Emanuele, venerdì 19 gennaio, inaugurazione mostra “Astrazioni di natura” di Pino Labarbera

Alle ore 17.30 di venerdì 19 gennaio nello spazio espositivo al primo piano del Teatro Vittorio Emanuele di Messina, nell’ambito del progetto “L’Opera al Centro”, curato da Giuseppe La Motta, verrà inaugurata la mostra dal titolo “astrazioni di natura” di Pino Labarbera , con il testo critico di Roberta Filardi
All’inaugurazione saranno presenti il commissario straordinario Orazio Miloro e il sovrintendente Gianfranco Scoglio.
Pino Labarbera è un artista nato a Reggio Calabria, dove attualmente vive e lavora. Ha studiato presso l’Istituto Statale d’Arte e l’Accademia di Belle Arti di Reggio Calabria, diventando successivamente Professore ordinario di Anatomia artistica all’Accademia di Belle Arti di Catania. Labarbera opera nel campo della ricerca e della sperimentazione visiva utilizzando diversi linguaggi, dalla pittura all’incisione, dall’opera plastica all’installazione. La sua produzione artistica è caratterizzata da una marcata simbologia che riflette una visione archetipale e antropologica dell’esistenza. Ha partecipato a numerose mostre personali e collettive in Italia, ottenendo diversi riconoscimenti.Le sue opere sono presenti in collezioni pubbliche e private, inclusi musei e istituzioni culturali. La ricerca poetica di Labarbera si concentra sulla comprensione dell’anima del mondo o della natura generatrice, attraverso l’uso dinamico del colore e del gesto artistico. La sua produzione riflette una continua evoluzione, spaziando tra composizioni misurate e spazialità meditative.
L’arte di Pino Labarbera si caratterizza per la sua versatilità e creatività, orientandosi verso un’analisi iconico-formale che esplora la relazione eterna tra l’uomo e la natura. Labarbera trasforma poeticamente gli elementi naturali, manifestando un legame spirituale tra l’artista e la realtà naturale, oltre a esplorare la condizione esistenziale attraverso un linguaggio personale che evolve dalla figurazione all’astrazione.Le sue opere presentano una selezione cromatica di matrice mediterranea, contribuendo a creare un repertorio iconografico originale. Labarbera si impegna in un’indagine evocativa del mistero al di là del visibile, esplorando la dimensione poetica della natura attraverso una prospettiva che supera la frammentarietà del reale.Le sue creazioni includono tracciati espressivi che si manifestano attraverso forme arcane, strutture misteriose e vedute primitive, come la serie dei vulcani. Queste proiezioni immaginifiche si svolgono in uno spazio sospeso tra l’energia primigenia della natura e l’anima personale dell’artista, cercando di fondere l’unità spirituale. Labarbera esplora dettagli naturali, come tronchi d’albero o segmenti di mare, con uno sguardo attento che fissa sulla tela la memoria visiva e la trasfigurazione poetica. Attraverso l’uso dinamico del colore e del gesto, l’artista esprime l’energia e le tensioni interne delle sue opere, alternando tra composizioni misurate e spazialità meditative. La dialettica espressiva di Labarbera si sviluppa tra tensione dinamica e calma sospesa, cercando di misurare nello spazio-tempo della tela l’anima del mondo o della natura generatrice. La sua ricerca poetica si orienta verso la comprensione del principio e del mistero al di là del visibile, cercando di intuire l’eterno immanente.