3 Dicembre 2024 - 09:46

Messina, Il Limbo dei 400 Tirocinanti della Messinaservizi: Alla Ricerca di Risposte

Per circa due anni, 400 tirocinanti della Messinaservizi si sono trovati coinvolti in un percorso che, se inizialmente temporaneo, prometteva anche di essere parte integrante di un processo di inclusione lavorativa. Tuttavia, alla chiusura dell’anno, si ritrovano senza risposte concrete sul loro futuro professionale.

L’avvocata Annalisa Giacobbe, che rappresenta questi tirocinanti, esprime la loro preoccupazione e insoddisfazione. L’intera vicenda ha origine da un progetto finanziato attraverso i fondi Pon 2014-2020, dal valore di oltre 5 milioni di euro, denominato “Percorsi nuovi di accompagnamento all’abitare e risanamento urbano”. Questo progetto aveva l’obiettivo di offrire un supporto ampio a nuclei familiari in situazioni di disagio abitativo, sanitario e socio-lavorativo, comprendendo un’attività di accompagnamento plurima per le fasce deboli.

La Messinaservizi, attraverso una convenzione stipulata al Centro per l’Impiego, ha coinvolto i tirocinanti per un percorso di inclusione sociale come “operatori ecologici e raccoglitori separatori di rifiuti”. Questi 400 tirocinanti si sono dedicati a tale attività per 24 mesi, con un impegno quotidiano di 5 ore e un compenso mensile di 600 euro, contribuendo in modo significativo ai risultati positivi raggiunti dalla Messinaservizi.

Nonostante il loro impegno, la conclusione dell’esperienza li ha lasciati a casa, senza un chiaro raggiungimento degli obiettivi prefissati: garantire il loro inserimento o reinserimento nel contesto lavorativo locale. L’avvocata Giacobbe sottolinea che il Comune, in linea con le finalità del progetto e gli investimenti finanziari effettuati, ha l’obbligo di fornire risposte chiare sul futuro lavorativo di questi tirocinanti.

Le numerose note inviate al Comune e ai ministeri competenti, tra cui il Ministero per gli Affari Europei e il Dipartimento per la Coesione, mettono in luce la necessità di affrontare e risolvere i nodi critici di questa situazione, garantendo la coerenza con gli obiettivi del progetto e il diritto di questi tirocinanti a un percorso lavorativo continuativo e a una solida uscita dal disagio sociale.