Messina, ordinanza anti Movida: sei consiglieri contestano l’assenza dell’Amministrazione Comunale all’incontro in Commissione

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Il Consigliere di Fratelli d’Italia Dario Carbone, il Consigliere di “Ora Sicilia” Dario Zante, i Consiglieri del “Gruppo misto” Emilia Rotondo, Giulia Restuccia e Mirko Cantello ed il Consigliere di “Prima l’Italia” Giuseppe Villari contestano l’assenza dell’Amministrazione Comunale alla seduta della III Commissione Consiliare che si è appena conclusa relativa al confronto con i titolari di Licenza di Pubblico Spettacolo in ordine alla modifica dell’ordinanza anti Movida ed auspicano un nuovo ed immediato confronto con le parti sociali coinvolte.

“Soltanto qualche giorno fa l’Assessore Finocchiaro in Commissione Consiliare ha dichiarato che nessuna lamentela era mai pervenuta da parte dei titolari di licenza di pubblico spettacolo in ordine alla modifica dell’ordinanza anti-Movida e lo abbiamo immediatamente smentito. I fatti ci danno ampiamente ragione essendo stati presenti oggi pomeriggio tutti i suddetti soggetti ed anche molti altri imprenditori del settore i quali hanno rappresentato il loro disagio non nascondendo una certa amarezza alla luce dell’assenza dell’Amministrazione Comunale che auspichiamo voglia confrontarsi con loro il prima possibile” hanno dichiarato i Consiglieri.

“Non possiamo che contestare il modus operandi dell’Amministrazione che nonostante i proclami dei mesi scorsi non ha mai inteso regolamentare in materia organica la tematica dell’intrattenimento nel periodo estivo preferendo agire mediante tre Ordinanze Sindacali che hanno cambiato ripetutamente le regole del gioco. Alcuni di noi sono tra i Consiglieri più giovani in aula e riteniamo opportuno manifestare le esigenze di tanti giovani che vorrebbero semplicemente rimanere a Messina a divertirsi come avviene in tutte le città turistiche” continuano i Consiglieri Comunali.

“È emersa una esigenza primaria, quella del confronto. Chi investe a Messina merita di essere coinvolto nei processi decisionali e non di dover apprendere dai giornali delle modifiche apodittiche che riguardano il sudore della loro fronte. È fondamentale per prima cosa revocare l’Ordinanza Sindacale del 30 giugno tornando ad i vecchi orari concertati con imprenditori ed associazioni di categoria e in secondo luogo predisporre immediatamente delle deroghe quanto meno per questi ultimi scampoli d’estate e ci attiveremo in tal senso” concludono Carbone, Zante, Rotondo, Restuccia, Cantello e Villari.