Messina, relazione del sindaco, La Tona: il consiglio aveva tutto il diritto di non dare spazio al primo cittadino

“Ancora una volta si preferisce guardare al dito che indica la luna piuttosto che alla luna stessa”.

Con queste parole il capogruppo di Sicilia Futura rimanda al mittente la peana del Sindaco De Luca in merito alla presunta scorrettezza della maggioranza del Consiglio comunale di non dare ulteriore sfogo alle intemperanza di un Primo cittadino ormai avvitato su se stesso.

“Il problema della città di Messina – si interroga il capogruppo di Sicilia Futura Piero La Tona – è rappresentato dal fatto che i consiglieri non abbiano espresso le loro considerazioni sulla relazione annuale del Sindaco (delle quali non sarebbe importato niente a nessuno) o piuttosto dai pessimi rapporti che il Sindaco, con i suoi comportamenti, ha instaurato con la gran parte degli attori in campo, consiglieri, deputati, presidente della regione, sindacati, dipendenti comunali ecc.?
Sindaco e gruppo misto – ha evidenziato La Tona – sottolineano che il commissario regionale afferma che era opportuna la discussione in aula della relazione del Sindaco, ma la legge non prevede sanzioni quindi di fatto non la rende obbligatoria. Noi crediamo che sarebbe stato meglio dialogare, confrontarsi, condividere e allora sì, discutere in aula la relazione annuale del Sindaco avrebbe avuto un senso. Invece con il clima creato sarebbe stato solo un formale adempimento di legge, opportuno dice il commissario regionale, ma perfettamente inutile. Chiaramente – ha concluso il Capogruppo di Sicilia Futura – nessuna preclusione a discutere ed approvare (se lo riterremo valido) il Piano di riequilibrio. Senza infingimenti questo Consiglio ha fin qui lavorato esclusivamente per il bene di Messina”.