Messina, Russo: “Città lorda con la TARI più alta”, Musolino: “Tenta di rinnegare i fatti, ecco i dati reali”

Nella giornata di ieri il consigliere comunale di LiberaMe Alessandro Russo in un post denuncia dalla sua pagina Facebook:

“Il Sindaco De Luca festeggia come una varetta sui cassonetti della spazzatura accompagnato penosamente da offensivi “Viva Maria!”. Ma la città sprofonda nella più completa incuria e sporcizia. Ancora una volta: chiacchiere, parole.
La TARI più alta d’Italia, la città più lorda d’Italia.
De Luca pensi a pulire le strade invece di fare eterna campagna elettorale. O se non ne è capace, se ne vada oggi stesso. Lasci ad altri.”

 

Non tarda la risposta dell’Amministrazione comunale nella persona dell’Assessore Dafne Musolino che precisa in una nota:

“In poco più di due anni il Comune di Messina ha raggiunto due importanti traguardi”

“Il primo è che la percentuale di Raccolta Differenziata dei rifiuti è passata dal 12% al 40% di media; il secondo e ancora più importante traguardo è che il servizio di raccolta differenziata dal 22 maggio 2021 copre tutto il territorio comunale.
Non è un risultato di poco conto se si pensa che, secondo le rilevazioni ufficiali, Palermo raggiunge il 14% di Rd e serve solo 300mila abitanti (con una popolazione di circa 670mila) e Catania risulta indossa la maglia nera assoluta, con una RD di appena il 9% ed un servizio di RD che viene gestito solo nel centro storico.
Il paragone con le altre città metropolitane è necessario e non serve per recitare una autocelebrazione ma per fare comprendere la misura degli sforzi compiuti e degli obiettivi raggiunti, che ci fanno orgogliosamente dire che Messina è la Prima Città Metropolitana da Salerno in giù a svolgere il servizio di RD su tutto il territorio comunale attestandosi sul 40% di media di RD.
Al consigliere Alessandro Russo che tenta di rinnegare la realtà dei fatti e che denuncia che la Tari di Messina sarebbe la più alta d’Italia non possiamo che consigliare di documentarsi prima di parlare, almeno eviterebbe di ripetere sempre le solite figuracce.
La Tari più alta d’Italia nel 2020 (quella del 2021 deve essere ancora approvata dalla maggior parte dei Comuni) secondo quanto emerso dallo studio UIL, in valori assoluti, è stata registrata a Trapani, dove le famiglie hanno pagato di Tari 494 euro medi l’anno, mentre a Crotone si registrano importi pari a 476 euro, 472 euro a Benevento e 470 euro ad Agrigento. A seguire, sempre secondo lo studio di UIL, ci sono anche: Reggio Calabria (461 euro); Cagliari (458 euro); Salerno e Asti (455 euro); Messina (450 euro) e Napoli (442 euro).
Dunque Messina non paga la Tari più alta d’Italia e lo dimostrano i numeri che però – Russo faccia attenzione al concetto che si espone adesso, magari gli torna utile per i prossimi post – vanno letti non solo in termini assoluti (come riportati nello studio UIL prima citato) ma anche in modo comparato per comprendere non solo quanto si paga, ma anche che cosa si paga.
Solo così si può capire che a fronte di una Tari che si attesta su valori medi, il Comune di Messina offre e gestisce uno dei servizi più completi che ci sia: pulizia spiagge, pulizia torrenti, pulizia mercati, pulizia ville comunali, raccolta discariche, RD con servizio porta a porta ed eliminazione cassonetti filo strada.
Il confronto, dunque, andrebbe fatto tra: tipologia del servizio, estensione territoriale, numero di abitanti, percentuale di RD raggiunta per comprendere l’effettivo rapporto quantitativo e qualitativo esistente!
Ci rendiamo conto che approfondire le questioni non è mai stata una pratica alla quale il consigliere Alessandro Russo si è dedicato, troppo preso a fare post propagandistici o derisori quando non direttamente offensivi, per potere studiare… ma certe banalizzazioni risultano inaccettabili anche quando provengono da interlocutori che si distinguono per l’approssimazione delle loro argomentazioni.
Certamente eravamo consapevoli che eliminando gli ultimi cassonetti si sarebbero verificati i fenomeni di abbandono diffuso di rifiuti per la strada, perché sappiamo che ancora ci sono cittadini che non vogliono accettare che i rifiuti si devono differenziare e conferire secondo regole precise. Del resto, oltre 50 anni di assoluta anarchia in tema di rifiuti, con cassonetti sempre ricolmi di rifiuti gettati ad ogni ora, esigono ancora un sconto di pena, che è quella di dovere assistere allo spettacolo degli incivili che non rispettano le regole e, cosa più grave, di dovere leggere pure i post di certi personaggi in cerca di autore che invece di stigmatizzare l’inciviltà di alcuni riottosi accusano l’amministrazione di non sapere lavorare…
Stiano tranquilli tanto gli incivili quanto i personaggi in cerca d’autore: stiamo aumentando i servizi in modo da impedire che gli incivili danneggino tutti i cittadini che con grande senso di civiltà e collaborazione hanno consentito di raggiungere l’importante traguardo della RD a Messina.
E per il resto aumenteremo i controlli anche con le fototrappole perché Messina merita di più dell’autocompiacimento di un consigliere comunale che si inorgoglisce per l’inciviltà di alcuni (ormai sempre meno) cittadini e non prova neppure a fare finta di essere orgoglioso della sua città.” – conclude l’Assessore Musolino.