Messina Social City, Gioveni: si proceda alla ricontrattualizzazione del personale!

“Dopo l’OK dalla Corte dei Conti sul piano di riequilibrio si pensi concretamente alla ricontrattualizzazione del personale della Messina social city che ancora è ancorato a quello delle cooperative!”
Lo chiede ancora una volta il consigliere comunale Libero Gioveni, capogruppo di fratelli d’Italia, dopo averlo sostenuto più volte in Aula durante l’approvazione del contratto di servizio e dei bilanci dell’azienda speciale, strappando l’impegno politico ai vertici della stessa.
Seppur io abbia sempre sostenuto che il cambio del contratto del personale da quello nazionale delle cooperative a quello vigente negli enti locali non fosse comunque vincolato all’approvazione del piano di riequilbrio – afferma Gioveni – adesso l’Amministrazione e la stessa azienda non hanno più questo genere di alibi!
Ritengo senza mezzi termini che, nell’ottica di garantire sempre in efficienza i servizi rivolti ai soggetti fragili – prosegue il consigliere – non si possa più assistere ancora a storture legate a differenza di ore di lavoro settimanali fra il personale operante anche nei medesimi ambiti lavorativi (24, 27, 30 ore ecc.) sol perché si ricorre spesso a fondi extra Bilancio (per esempio i fondi della “buona scuola”).
Il personale che risulta ancora assunto col contratto delle cooperative – insiste l’esponente di FdI – ha adesso tutto il diritto di essere equiparato contrattualmente a tutti i lavoratori dei servizi sociali che operano in altri enti locali col relativo contratto di categoria, soprattutto se si pensa che i lavoratori delle società partecipate del Comune (ATM, MessinaServizi, AMAM) esercitano la loro attività professionale con forme di contratto che consentono loro di percepire degli stipendi dignitosi.
Mi auguro pertanto – conclude Gioveni – che dell’importante questione contrattuale se ne possa discutere presto in Commissione servizi sociali, anche alla luce di una richiesta di audizione sul tema presentata all’organo consiliare da alcune organizzazioni sindacali, alle quali però ancora non mi risulta sia stato dato seguito.