Orchestra Teatro Vittorio Emanuele, Gioveni: si istituisca un tavolo di lavoro permanente!

“Il sindaco De Luca ama suonare il clarinetto sostenendo che la musica è vita e che addirittura (come lui stesso ha scritto in un suo post) Messina è la città della musica? E allora chi meglio di lui può comprendere la necessità di istituire un tavolo di lavoro permanente per dare un futuro stabile al Teatro Vittorio Emanuele e alla sua orchestra?”

Il consigliere comunale e capogruppo di Fratelli d’Italia Libero Gioveni, facendo leva anche sulla vena artistica del sindaco De Luca che in più occasioni lui stesso ha mostrato pubblicamente, chiede che si prenda finalmente di petto l’annosa vertenza degli orchestrali del Teatro dalla quale non può che passare il futuro della cultura nella nostra città.

Il Consiglio Comunale in questo senso ha già fatto la sua parte – ricorda Gioveni – perché dopo un’audizione degli orchestrali nella seduta del 12 febbraio 2020 della Commissione Cultura dalla quale ne è nato un preciso atto di indirizzo, quest’ultimo poi è stato approvato dal Civico Consesso nella seduta del 29 giugno scorso.

Ad oggi però – prosegue il consigliere – nonostante avessimo rappresentato nell’atto di indirizzo il lento declino di un’orchestra i cui componenti ben che vada vengono utilizzati occasionalmente e sporadicamente (per circa 30 giornate in un intero anno) con contratti di collaborazione che ne mortificano la professionalità, non abbiamo ancora registrato una volontà chiara del sindaco di ciò che intenda fare, per la parte di sua competenza, del Vittorio Emanuele e della sua orchestra.

Se si pensa, per esempio – insiste l’esponente di FdI – che la città di Messina è in queste condizioni al cospetto invece di Palermo che invece dispone di ben tre orchestre stabili e un coro lirico e la vicinissima Catania con il suo “Bellini” ha in dotazione 78 orchestrali e 54 coristi, non si può non giudicare inaccettabile una simile condizione di abbandono e di totale disinteresse nei confronti del Teatro e dell’espressione musicale che esso dovrebbe costantemente garantire e offrire alla città.

Invece nulla di tutto ciò – evidenzia amareggiato Gioveni – con l’aggravante che più si va avanti nel tempo più si rischia che quanto di buono per esempio sta facendo il Conservatorio Corelli che sforna talenti dopo anni di studio, possa essere vanificato se non si veicoleranno questi nuovi giovani professionisti in quello che possiamo definire il “cuore della cultura” in città!

Nei giorni scorsi peraltro – evidenzia il capogruppo di Fratelli d’Italia – il nostro partito ha avuto modo di raccogliere anche la disponibilità dell’assessore regionale alla cultura Manlio Messina e del suo capogruppo all’ARS Elvira Amata che si sono detti pronti a valutare tutte le opzioni e soluzioni giuridicamente percorribili per la causa.

Mi auguro vivamente quindi – conclude Gioveni – che le varie ipotesi che sono state pensate negli anni (fra queste per esempio la costituzione di una possibile Fondazione o tante altre legate certamente anche all’ottenimento di maggiori risorse rispetto ai soli 2 milioni e 800 mila euro annuali) possano da qui in avanti essere vagliate con attenzione in un tavolo di lavoro permanente costituito da tutti i soggetti coinvolti nel sistema Teatro, al fine di trovare finalmente e definitivamente delle soluzione certe per rendere l’orchestra del Vittorio Emanu
ele un’entità stabile e protagonista di un settore importante come quello della cultura che purtroppo in questa città non sembra essere stato mai considerato come merita.