3 Dicembre 2024 - 06:45

Sanità: Asp Messina, arrivano due nuovi pediatri nelle zone in sofferenza della città

“Appena siamo venuti a conoscenza della problematica relativa alla carenza di pediatri di libera scelta  nella città di Messina rispetto al numero cittadini, aspetto che avrebbe potuto creare  non pochi problemi alle famiglie e ai bambini che necessitano di cure e assistenza medica, ci siamo subito mossi con il dirigente dell’Asp di Messina Carmelo Crisiscelli direttore del dipartimento Funzionale Cure Primarie – Assistenza Sanitaria di Base e Specialistica, in accordo con l’assessorato regionale alla Salute, per sopperire a questa problematica e cercare di intervenire nelle zone della città più in sofferenza. Siamo soddisfatti  dopo la riunione di ieri del comitato dei pediatri all’Asp, oggi c’è già un nuovo pediatra e presto a maggio ne arriverà un secondo”. A dirlo il commissario straordinario dell’Asp di Messina Giuseppe Cuccì che ha ancora sottolineato: “Questo intervento è sicuramente un passo importante per garantire un adeguato supporto sanitario ai più piccoli e alle loro famiglie, e speriamo che possa portare a un miglioramento della situazione. È fondamentale che i bambini possano essere seguiti e curati da medici competenti e disponibili ed in numero adeguato in modo da garantire loro una crescita sana e serena. Infatti, i pediatri devono affrontare una vasta gamma di patologie e problemi di salute dei bambini, e avere un numero limitato di professionisti a disposizione può rendere più difficile garantire un’assistenza adeguata e tempestiva per ogni paziente. Inoltre, un numero ridotto di pediatri può portare a lunghe liste di attesa per le visite o a una maggiore pressione sul personale medico, che può essere costretto a lavorare più ore del previsto per soddisfare la domanda. È quindi importante che le autorità sanitarie e i governi si impegnino sempre di più a fornire risorse adeguate per garantire un numero sufficiente di pediatri per la popolazione, al fine di garantire una buona assistenza sanitaria per i più piccoli”.