Scontro Comitato Vara-Amministrazione comunale, M5S: “Brutta pagina per la città”

Messina, Cannistrà (M5S): “C’è bisogno di unità. Chiarire su disparità di trattamento fra eventi”

“Quanto accaduto ieri in Commissione Cultura rappresenta una brutta pagina per la nostra città. Lo screzio fra uno dei rappresentanti del Comitato storico Vara, Franz Riccobono l’assessore alla Cultura Enzo Caruso è l’epilogo di una situazione molto tesa che si trascina da settimane.

L’amministrazione già da tempo ha deciso di non dialogare più con il Comitato e avevo promosso questo incontro in Commissione Cultura per trovare un punto di accordo, visto che negli anni l’organizzazione della Vara ha sempre funzionato a prescindere dalle varie Giunte che si sono susseguite negli anni.

L’obiettivo di questo incontro era quello di ricucire questo inspiegabile strappo ed ascoltare le proposte del Comitato Vara per realizzare alcuni eventi collaterali, vista l’impossibilità di organizzare la tradizionale processione del 15 agosto. In particolare, era stato chiesto di coniare una moneta, installare dei gagliardetti nel percorso dell’Assunta, preparare un cartellone e mettere in esposizione in alcuni spazi di Palazzo Zanca i pezzi della macchina votiva. Inoltre, in Commissione ho fatto presente che il Circolo Filatelico Peloritano chiede di inviare una lettera al Ministero dello Sviluppo Economico affinchè si possa fare un francobollo in onore della Vara e dei Giganti di Messina.

L’amministrazione comunale, purtroppo, non ha voluto dare risposte concrete a queste proposte che potevano simbolicamente dare un bel segnale, pur in mancanza della processione, come del resto è stato già fatto in tante altre città in questo periodo”, dichiara la consigliera comunale del MoVimento 5 Stelle, Cristina Cannistrà.

“E’ importante sottolineare che l’Assessorato alla Cultura, però, sta contestualmente organizzando senza alcun intoppo l’evento dello sbarco di Don Giovanni d’Austria, investendo fondi per oltre 9 mila euro. Questo suscita molte perplessità vista l’evidente disparità di trattamento fra le due manifestazioni. E’ facile da comprendere il perché, visto che il Presidente dell’Associazione promotrice è stato fino a qualche tempo fa proprio l’attuale assessore Caruso. Bisogna assolutamente chiarire questa vicenda.

La situazione che si è venuta a creare tra l’amministrazione, che decide di alzare un muro al dialogo e confronto, e il comitato non fanno bene alla città, ricordando che questo evento ha l’obiettivo di unire i messinesi attorno alle nostre tradizioni ed è un momento di aggregazione che richiama molti spettatori, bene sarebbe avviare attività alternative. La città ha bisogno di serenità e unità”, conclude la consigliera comunale.

Caruso: “Il Comune, in merito alla Vara, non ha dato nessun colpo di spugna”

Al riguardo, l’assessore alla Cultura Enzo Caruso, stamattina con un post su facebook ha raccontato così quanto accaduto in commissione, sottolineando la “caduta di stile” del dottor Franz Riccobono:
“Ieri il Dott. Riccobono, insieme ai signori Nino Di Bernardo e Marco Grassi, in rappresentanza del gruppo ”Comitato Vara”, hanno sollecitato la V Commissione Consiliare “Cultura” ad un confronto con il sottoscritto, nella qualità di Assessore alla Cultura, e con l’Assessore Minutoli.
Se lo scopo della riunione era quello di un chiarimento pacifico, è assolutamente intollerabile la caduta di stile del Dott. Riccobono che ha manifestato, esternando ad alta voce un suo pensiero “Sentemu a ‘stu ce…!”, rivolto all’Assessore Minutoli che si accingeva a rispondergli.
Nessuno dei presenti, compreso il Presidente di Commissione, Piero La Tona, poteva credere alle proprie orecchie. Lo stimato dott. Riccobono, probabilmente infastidito dalle risposte non condivise degli assessori, si rivolgeva all’amico Di Bernardo esclamando un insulto rivolto all’Assessore Minutoli.
Richiamato dal Presidente La Tona, Riccobono si giustifica dicendo che era solo “un pensiero ad alta voce nei confronti di Minutoli e non dettogli direttamente in faccia”.
E incredulo ero anch’io, nel sentire tale offesa proprio da chi era stato scelto dal sottoscritto come consulente per l’organizzazione della Vara, attraverso il cui ruolo avrebbe potuto rappresentare le proposte del gruppo a lui vicino.
Per giorni, su indicazione del Sindaco, mi sono confrontato con Riccobono, manifestandogli stima e ascolto, programmando con lui obiettivi a lunga scadenza che avrebbero finalmente concretizzato i suoi progetti.
Mi spiace, ma non ci sto. Probabilmente la cortesia e l’educazione è stata scambiata per debolezza; Il dialogo e il confronto hanno sempre fatto parte del mio stile e del mio “modus operandi” in ogni attività e nella mia professione di insegnante, che cerca di educare i giovani al rispetto e all’attenzione all’ascolto e agli altri.
Quello che si è verificato in aula è la cartina al tornasole di una città al delirio, dove tutti sono giudici e inquisitori, dove la guerra e la “sciarra” sono utilizzati come unico strumento per affermare il proprio pensiero.
La Cultura però vola alta e si eleva. La Cultura educa e avvicina. Prendo la distanza da chi sente e non ascolta.
Il Comune, in merito alla Vara, non ha dato nessun “colpo di spugna”. Ha solo messo un po’ di ordine, ricostituendo un tavolo tecnico a cui siederanno coloro che fattivamente sono coinvolti, per propria delega o competenza, alla riuscita di una festa che, quest’anno, sarà comunque diversa. E passerà alla storia proprio per questo, insieme a tutti quegli anni in cui guerre e calamità l’hanno fermata.
Il sottoscritto ama Messina e farà di tutto per coordinare, sotto la guida del Sindaco e con la collaborazione della Giunta, ogni evento che possa fare diventare ancora più grande e importante Messina.
La Vara e i Giganti sono la nostra tradizione più antica e lavoreremo per farla diventare ancora più importante agli occhi del mondo.
Niente pretesti per guerre di religione. La Vara rappresenta la devozione del popolo a Maria. La Vara è espressione, per chi ci crede, di fede, di amore, di cristianità.
E se siamo cristiani, se siamo seguaci di Cristo, chiediamoci come si sarebbe comportato Cristo al posto nostro.
Chiedo Pace per questa Città, così bella e così poco amata dai messinesi, che continuano a vestirla di stracci, mancandole di rispetto ogni qual volta si sporcano le strade e non credendo alle sue potenzialità, demandando ad altri la responsabilità di ogni azione, dimenticando che ognuno invece dovrebbe, nel suo piccolo, cominciare a fare la sua parte.
E adesso una riflessione per coloro che si stracciano le vesti preoccupati che il futuro della Secolare Processione della Vara sia stato definitivamente compromesso:
• Chi mette le risorse economiche per la Vara? Il Comune!
• Chi spende i soldi per il restauro, il montaggio e lo smontaggio della Vara? Il Comune!
• Chi stampa i Manifesti? Il Comune!
• Chi coordina il servizio d’ordine e la protezione Civile? Il Comune e la Prefettura!
• Chi gestisce amministrativamente permessi, delibere e ordinanze? Il Comune!
• Chi coordina la manovra della Vara? I tiratori coordinati dal “Gruppo Storico Vara”, oggi costituitisi in Associazione!
• Chi tira la Vara? Duemila devoti!
L’arrosto è questo. Tutto il resto è contorno!”.