Secondo Palazzo di Giustizia di Messina, consiglieri FdI: Dubbi e Preoccupazioni Sulle Procedure di Sicurezza e Finanziamento

La controversia attorno al cosiddetto “secondo Palazzo di Giustizia” a Messina continua a suscitare interrogativi e preoccupazioni, evidenziando presunte lacune nella gestione e nella pianificazione del progetto da parte delle autorità locali. In una recente nota, i consiglieri comunali di Fratelli d’Italia (FdI), Libero Gioveni, Dario Carbone e Pasquale Currò, hanno sollevato una serie di domande cruciali rivolte all’amministrazione comunale, mettendo in luce possibili criticità che richiedono risposte immediate e concrete.

Il fulcro della questione sembra essere l’approccio apparentemente superficiale o, peggio ancora, l’eventuale irresponsabilità nell’affrontare aspetti cruciali relativi alla sicurezza e alla conformità normativa dei due edifici destinati a ospitare il secondo Tribunale. L’annuncio secondo cui il Genio Civile di Messina ha richiesto una verifica dei codici di sicurezza e della vulnerabilità sismica degli edifici ha scatenato legittime preoccupazioni da parte dei consiglieri di FdI.

Una delle questioni sollevate riguarda il trattamento degli edifici in questione come “edifici di interesse strategico”. Questa classificazione impone procedure rigorose che, a quanto pare, non sarebbero state completamente adottate. In particolare, si evidenzia la necessità di condurre approfondite verifiche tecniche, quali carotaggi, prove sul ferro delle armature e prove di carico sui solai, per garantire la sicurezza degli edifici prima di destinarli all’uso pubblico. L’assenza di tali procedure potrebbe indicare un approccio non adeguato e solleva interrogativi sul rispetto delle normative vigenti.

Le domande poste dai consiglieri di FdI puntano dritto al cuore della questione, chiedendo chiarimenti chiari e trasparenti dall’amministrazione comunale. In particolare, si richiede se il progetto di adeguamento sia stato presentato rispettando le normative e se le richieste del Genio Civile siano state affrontate con la dovuta serietà e urgenza.

La questione finanziaria è altrettanto importante. L’uso di fondi pubblici per versare una prima tranche di 8 milioni di euro ai proprietari degli immobili solleva dubbi sulla responsabilità e sull’adeguatezza delle misure di controllo finanziario. Inoltre, si sottolinea la necessità di evitare ulteriori oneri sulle casse pubbliche a causa di eventuali ritardi o imprevisti legati alla sicurezza degli edifici.

In conclusione, i consiglieri di FdI chiedono chiarezza e trasparenza da parte dell’amministrazione comunale, non escludendo l’eventualità di portare la questione direttamente in Aula in una seduta straordinaria del Consiglio Comunale. È fondamentale affrontare queste preoccupazioni con la massima serietà e determinazione al fine di garantire la sicurezza e l’affidabilità del progetto del secondo Palazzo di Giustizia e per evitare ulteriori ritardi o controversie che potrebbero danneggiare la fiducia dei cittadini nell’amministrazione locale.