Un Incontro Imperdibile: Sigfrido Ranucci al Milano Book Festival

Il “MILANO BOOK FESTIVAL”, è ideato dalla scrittrice e giornalista Cinzia Alibrandi, con all’attivo sei libri pubblicati, autrice tra l’altro delle biografie dell’attrice Dalila Di Lazzaro e dello stilista Martino Midali, che ne riveste il ruolo di direttrice artistica. Il format alla prima edizione, è un evento culturale, ospitato quest’anno dal Municipio 9 del Comune di Milano, che si propone l’intento di creare un ponte intergenerazionale letterario ed artistico, presentando e valorizzando, autori italiani ed internazionali, in una manifestazione, che in questo appuntamento culturale, lega in un afflato il pubblico presente, all’insegna dell’hashtag #unlibroperessere dentro un contesto di humus trasversali, dove è benvenuta la fluidità e la contaminazione artistica. Si pone particolare risalto, alla partecipazione giovanile della generazione Zeta, che si desidera coinvolgere, per coglierne le istanze e le urgenze, capitanati da Ludovico Tozzo, giovane consigliere municipale di Milano, che cura la parte organizzativa della kermesse.

LA SERATA E GLI OSPITI

IL “MILANO BOOK FESTIVAL” ha luogo a Milano presso “L’Auditorium Teresa Sarti Strada”, viale Ca’ Granda,19, alle ore 18 del 1 Marzo 2024.
Dopo i saluti istituzionali e la presentazione della kermesse, si ospitano:
ore 18,15
LUISA CIUNI: giornalista, scrittrice e critica di moda, laureata in Filosofia della scienza con una particolare attenzione ai temi della sostenibilità e dell’etica. Per molti anni docente di “Tecnica del giornalismo di moda” allo Iulm e in altre università italiane, caposervizio moda e poi caporedattore della cultura de «Il Giorno», scrive per i supplementi patinati del gruppo Class editore. Ha pubblicato numerosi libri dedicati alla moda e alla sua storia, tra cui La comunicazione della moda (Franco Angeli), con Hélène Blignaut. Ha firmato con Elena Mora quattro volumi editi da Cairo, dedicati ai Windsor, di cui è considerata una delle principali esperte in Italia.
Al “Milano Book Festival”, la scrittrice presenta “Le due mogli del re”, Cairo editore: una storia di dolori, ma anche di ingiustizie subite da due donne, Diana e Camilla, che la vita ha reso antagoniste, anche se vittime dello stesso sistema, e di un modo di concepire il matrimonio quale mezzo per siglare confini, o decretare la fine delle guerre.
Dialogano con LUISA CIUNI, i giornalisti Lorella Ridenti e Christian D’Antonio.
ore 18.45
SIGFRIDO RANUCCI: coordinatore di una straordinaria squadra di inviati che hanno scritto negli anni pagine di grande giornalismo d’inchiesta andate in onda su “Report”, Rai Tre, una trasmissione imperdibile, che amplia ad ogni puntata, consensi e numero di telespettatori. Sigfrido Ranucci, nato a Roma il 24 Agosto 1961, ha un nome epico della mitologia germanica che significa “tranquillo nella vittoria”. E nulla è più calzante, per chi ha raccolto e vinto la sfida di guidare il timone di “Report”, aumentando di anno in anno lo share. Dopo una laurea in Lettere alla “Sapienza” di Roma, Sigfrido Ranucci scrive per “Paese sera” e poi per il “Corriere della sera”. Nel 1990 entra in Rai da inviato, prima per le rubriche del Tg3, e poi per Rai News 24, realizzando numerose e coraggiose inchieste, come quelle sul traffico illecito di rifiuti, e sulla mafia. È da segnalare, il ritrovamento dell’ultima intervista fatta al giudice Paolo Borsellino, e l’impegno da inviato a New York, nel Settembre 2001, a seguito dell’attentato alle “Torri gemelle”, e quello nel 2004 a Sumatra per lo tsunami. Ha narrato da vicino i conflitti nei Balcani e in Medio Oriente, realizzando lucide e toccanti inchieste sulla violazione dei diritti umani, eterno leit motiv di Ranucci, e tema topico dell’intendere la professione giornalistica. Nel settembre del 2006 arriva a Report chiamato da Milena Gabanelli a fare il coautore. Nel Marzo 2017, approda alla conduzione di “Report”, su Rai Tre, raccogliendo il testimone da Milena Gabanelli. Quello di Sigfrido Ranucci, è un curriculum tempestato di premi, a suggellare un amore ed una serietà intellettuale per il proprio lavoro, in cui è naturale sconfinare in una missione ed impegno civico, che combacia con il pubblico che si riconosce in quella indole, ed applaude quella etica.
Riguardo Sigfrido Ranucci scrittore, il libro “Il patto-La trattativa fra Stato e mafia”, pubblicato da Chiare lettere, e scritto con Nicola Biondo, è stato un successo editoriale clamoroso, giunto a diciotto ristampe.
Al “Milano Book Festival” Sigfrido Ranucci presenta, in esclusiva milanese, il suo nuovo lavoro “La scelta”, edito da Bompiani. Per la prima volta, racconta il proprio percorso, scegliendo alcune inchieste fondamentali di cui svela interessanti e curiosi retroscena, alternando l’uomo pubblico, a sorprendenti momenti inediti e privati, omaggiando le figure cardine della sua vita: il padre, atleta e finanziere di grande carisma, la rettitudine morale della madre insegnante, il faro sapiente del suo pigmalione Roberto Morrione, giornalista fondatore di Rai News 24. Rapporti poderosi, che hanno forgiato la capacità di portare fino in fondo ogni “scelta”, da cui deriva il titolo del libro. Fare giornalismo sul campo, non significa solo prendere decisioni che cambiano per sempre il corso delle cose, in modo plateale e collettivo, ma è penetrare in modo intimo e sincero, nel senso puro degli avvenimenti. Durante la lettura de “La scelta”, le pagine scivolano sentite e veloci, ed emerge l’autoritratto coraggioso ed incisivo di un professionista che non rinuncia a rimanere “persona”, mettendo anche a nudo le sue fragilità, a dispetto della pressione costante di dati di realtà, che gli premono addosso nei loro aspetti più spietati. Indurirsi sembrerebbe inevitabile, ed invece, non cade nel disincanto del cinismo, ed indefessamente, non smette di chiedersi e chiederci “qual è la scelta giusta?”. La risposta consequenziale, è tenere dritta la barra della legalità e della giustizia sociale, prima come promessa di eredità privata e familiare, e poi come doveroso impegno verso il pubblico. Emblematica questa frase tratta da “La scelta”:
La mia compagna di viaggio comincia lentamente a piegare il foglio e alla fine me lo porge. È un airone, un origami bellissimo. “Ne ha bisogno” mi dice. “Lei deve volare alto. Chi vola vede dal cielo ciò che nessuno ha mai visto”.

Dialoga con SIGFRIDO RANUCCI, la scrittrice e giornalista Cinzia Alibrandi, ed interviene al dibattito Franca Anelli, giudice della “Corte d’Assise d’Appello” del Tribunale di Milano.

Il banchetto dei libri è predisposto dalla libreria “LA SCATOLA LILLA”, via privata della Braida, 5, Milano.

Media partners: “ORA MAGAZINE” direttore Umberto Mortelliti e direttrice editoriale Lorella Ridenti, e “THE WAY MAGAZINE” direttore Christian D’Antonio.

Si ringrazia:

il MUNICIPIO 9 di Milano;

la bottega storica “ABBIGLIAMENTO MILITARE E JEANSERIA MARTIN LUCIANO”, Alzaia Naviglio Grande, 58, Milano;

il Centro Medico “CLINN”, già Premio 2020 Canex, come “Best Medicinal Cannabis Clinic in Europe”, piazza Vesuvio,19 Milano;

il brand “L’ISOLANA doc – Fashion made in Sicily”;

l’hotel de charme “PETIT PALAIS”, via Molino delle Armi 1, Milano.