Messina, morte dei fratellini, inchiesta sul ritardo dei Vigili del Fuoco, accuse al 112

 

Forse un ritardo, nello smistamento delle chiamate di emergenza da parte del 112 europeo.

Giuseppe Natoli, vicino di casa di Gianmaria Messina e Chiara Battaglia, genitori delle due piccole vittime del rogo di Via dei Mille della scorsa settimana,  riferisce:  “Mia moglie ha telefonato al 115 alle 4.07“,

L’allarme però ai vigili del fuoco di Messina è arrivato solo alle 4,13: sei minuti di differenza sui quali si è rivolta l’attenzione degli inquirenti. Continua Giuseppe Natoli “Poi siamo stati richiamati per verificare che non fosse uno scherzo. Ho richiamato poi alle 4.20 e alle 4.23″, sottolineando di avere chiamato il 115, ma non sapendo che da circa un anno a rispondere è sempre però il 112 di Catania, qualsiasi numero si componga, infatti già da un anno è stato attivato in Sicilia il NUE, Numero Unico Europeo, che gia da qualche tempo è al centro delle polemiche in tutta Italia. A chiederne addirittura la sospensione è stato il presidente nazionale della Società italiana sistema 118, Mario Balzanelli replicando: “Per noi un ritardo anche inferiore a 40 secondi può fare la differenza tra la vita e la morte”.

Orari già al vaglio della magistratura come riferisce Maurizio De Lucia, capo della procura di Messina, che ha aperto un’inchiesta sul rogo in cui i due fratellini hanno perso la vita: “Stiamo indagando anche questo aspetto” conferma.