Dafne Musolino: “Incontinenza verbale di De Luca, presenterò querela per difendere i valori femminili in politica” [VIDEO]

La senatrice Dafne Musolino, avvocato e politica italiana, ha dichiarato oggi durante un’intervista in diretta, nel corso della trasmissione “Undici tredici” su Radio Taormina Tv, la sua intenzione di presentare querela nei confronti di Cateno De Luca, leader del movimento Sud chiama Nord, come conseguenza delle esternazioni da lei subite da parte dello stesso De Luca in seguito al suo passaggio ad Italia Viva. La senatrice Musolino ha sottolineato che questa azione non è dettata da motivi personali, ma piuttosto da un impegno politico e sociale nella difesa dei valori femminili in politica.

Nella sua risposta, alla domanda rivolta dal giornalista, la senatrice Musolino ha evidenziato la sua preoccupazione riguardo alle metafore sessiste in politica, considerandole insopportabili e odiose. Ha inoltre sottolineato il dovere, come rappresentante politico, di difendere i valori che professa pubblicamente e di essere  pronta a combattere una battaglia giudiziaria per farlo.

L’intervista riflette la determinazione di Musolino nel contrastare le accuse e nel difendere non solo la propria persona ma anche i principi che ritiene fondamentali per la dignità delle donne in politica. Resta da vedere come si evolverà la situazione nei prossimi giorni, con l’attesa presentazione della querela entro i 90 giorni così come consentito dalla legge.

Giornalista: “Lei ha parlato di incontinenza verbale di Deca, ho letto testualmente, che avrebbe proceduto nelle sedi opportune. Le chiedo se poi lo ha fatto per tutelarsi.”

Dafne Musolino: “Allora, non l’ho ancora presentata, ma la presenterò perché ho 90 giorni di tempo. Ora, quando avrò il tempo di mettermi a scriverla, la presenterò, la scriverò io stessa. Io sono un avvocato, ho sempre fatto la mia parte, la mia professione, perché vede, ci sono delle cose che trascendono il livello personale. Io potrei anche soprassedere sul fatto di essere stata definita prostituta politica e tante altre cose veramente indecenti. Proprio in questi giorni ho fatto un messaggio sulla metafora sessista in politica e quanto questa sia veramente insopportabile e odiosa perché svilisce tutto l’universo femminile e lo utilizza sempre per fare una metafora gretta e deteriore dei valori femminili.

Allora, proprio perché io sono un soggetto politico e rappresento tutte le donne che mi hanno eletto e tutte le donne d’Italia, non ritengo di potere soprassedere perché vede, io non ho mai ricevuto neanche un segnale che potesse denotare un pentimento da parte sua. Al contrario, più o meno con una cadenza periodica, l’invettiva continua a essermi scagliata contro. Non è una questione personale. Come vede, io sono passata a Italia viva e con serenità porto avanti il mio messaggio politico e la mia azione, ma c’è un dovere, come politico, come rappresentante, di difendere i valori che io poi professo pubblicamente e per i quali mi batto, e fra questi doveri c’è anche quello di portare avanti una battaglia giudiziaria.”