De Domenico (PD): “Rider, sarebbe bello se evitassimo oggi di fare ordini per solidarietà alla categoria”

L’altro ieri lo sciopero dei corrieri AMAZON, oggi incrociano le braccia i RIDER, i fattorini che distribuiscono piatti pronti e pietanze a casa dei clienti. Sono lavoratori -afferma Franco De Domenico- che svolgono una mansione che, soprattutto in questa pandemia, si è rivelata essenziale, consentendo a tante piccole imprese di potere sopravvivere alle chiusure COVID, eppure nessuno sembra accorgersi di loro.
Per me -continua De Domenico- è preoccupante il disinteresse, delle istituzioni, dei media, ma soprattutto della politica.
Purtroppo questi lavoratori subiscono, a mio avviso, le conseguenze deteriore della new economy che, senza adeguate tutele legislative, rischia, attraverso il dinamismo che è proprio dell’era digitale, di calpestare i più elementari diritti che spettano a ciascun lavoratore, la cui dignità era viceversa ben presente nel legislatore costituzionale.
Il problema non è l’utilizzo di nuove tecnologie, né la ricerca di nuovi modelli di business per creare opportunità di lavoro, che vanno incoraggiate, quanto piuttosto trovare un giusto equilibrio per evitare che ciò accada calpestando i diritti dei lavoratori, perché, alla fine, chi beneficia veramente della loro attività lavorativa non sono certo le piccole imprese produttrici dei beni distribuiti ma le multinazionali che gestiscono le piattaforme.
Guarda caso queste piattaforme sono tra le poche aziende che hanno visto incrementare a dismisura i loro utili. Pertanto, non ci vedrei nulla di scandaloso ad immaginare misure fiscali a loro carico per finanziare le tutele di chi ogni giorno rischia la vita per portare a casa pochi euro.
Al fine di lanciare un segnale e solidarizzare con tutti i RIDER, ma anche con i corrieri AMAZON, sarebbe bello – conclude De Domenico- se oggi, per un solo giorno, tutti evitassimo di fare ordini, forse ciò potrebbe contribuire a far sì che il tema sia evidenziato nell’agenda politica del Governo.