Messina, approvati gli atti per la pubblicazione del concorso di progettazione dell’area tra i torrenti Boccetta e Annunziata

L’Autorità di Sistema Portuale dello Stretto entra nel vivo dell’azione di riqualificazione del waterfront nord del Porto di Messina, azione tanto attesa e fino a qualche anno fa ritenuta probabilmente dai più scettici non fattibile.

Gli atti del concorso di progettazione per la riqualificazione urbanistica, architettonica e funzionale dell’area demaniale marittima tra i Torrenti Boccetta e Annunziata sono stati infatti approvati con Decreto del Presidente Mega in data odierna. La pubblicazione del concorso, da cui decorreranno i termini per la presentazione delle candidature, avverrà nei prossimi giorni sulla piattaforma concorsi AWN.it del Consiglio Nazionale degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori (CNAPPC) grazie alla collaborazione fortemente voluta ed instaurata fra l’AdSP e l’Ordine degli Architetti di Messina.
Questa sinergia, formalizzata in un’apposita convenzione, ha fatto sì che l’Ordine professionale assicurasse all’AdSP un ruolo di consulenza per la redazione del bando e da questo momento di divulgazione capillare dello stesso in tutta Italia. Un evento congiunto contribuirà a dare inoltre massima pubblicità ai progetti ammessi alla seconda fase e dei primi 10 migliori non ammessi, e iniziative pubbliche potranno essere organizzate allo scopo di promuovere e valorizzare il concorso di progettazione, quale modello di riferimento nazionale e territoriale.
Oltre all’Ordine degli Architetti anche quello degli Ingegneri avrà un ruolo importante nella gestione del concorso perché entrambi saranno chiamati a designare dei componenti nella giuria di valutazione delle proposte. Altri componenti saranno posi designati dal Comune di Messina e dalla stessa AdSP dello Stretto.
Il concorso avrà una dotazione per premi importante perché l’importo complessivo che verrà distribuito tra i primi cinque in graduatoria è stato fissato in 210.000 euro, di cui euro 60.000 al vincitore ed il resto diviso tra gli altri. Al vincitore poi sarà riconosciuta una parcella per la redazione del PIO e del PFTE di circa 613.078,49 euro oltre al diritto di ottenere l’affidamento del successivo incarico per la progettazione esecutiva al momento dell’individuazione dei finanziamenti per dare esecuzioni ai lavori che potranno anche avvenire in lotti distinti ed autonomi.
L’AdSP si attende dalle proposte proget¬tuali la capacità di contribuire all’attivazione di processi di riappropriazione e valorizzazione dell’area oggetto del bando con particolare ri¬ferimento agli specchi d’acqua per usi collettivi ma anche per lo sviluppo di attività economi¬che, sportive, ecc. in grado di enfatizzare l’at¬trattività dei luoghi.
Una immagine rinnovata, un maggiore ap¬peal e una rafforzata visibilità potranno com¬portare un aumento delle dinamiche legate al turismo e ad attività connesse all’attrattività (servizi, attività commerciali, pubblici esercizi, ecc.) purché coerenti con l’equilibrio del luogo e della sua identità.
La scelta della AdSP è, quindi, quella di in¬tervenire su questa porzione di waterfront da un lato per riqualificarlo – consentendo la re¬alizzazione di attività correlate all’accoglienza dei passeggeri, in particolare di quelli crocieri¬stici, che attraverso di essa potranno entrare più facilmente in città o raggiungere il polo culturale del MuMe – e dall’altro per favorire una riappropriazione da parte della città di una connessione diretta con l’affaccio sullo Stretto che negli ultimi decenni è stata negata per ef¬fetto dell’utilizzo di dette aree demaniali per fi¬nalità differenti e, comunque, creando barriere fisiche e visive.
I benefici che si intendono registrare con l’intervento progettuale in questione sono quelli di consentire l’attuazione delle funzioni portuali previste nel PRP (approdi per il dipor¬to, impianti per gli sport acquatici, ormeggi per eventuali servizi marittimi di collegamento lon¬gitudinale alla costa a fini turistici, rimessaggio a secco di piccole imbarcazioni da pesca, ecc.) all’interno di una riqualificazione complessiva dell’area che assicuri ampi spazi pubblici desti¬nati a verde e alle attività sportive all’aperto oltre che luoghi di natura espositiva, ricreativa e culturale e una spiaggia urbana facilmente e liberamente fruibile dalla cittadinanza e dai tu¬risti in transito e stanziali.
L’impossibilità di disporre allo stato attua¬le di tutta l’area (atteso che sino al completa¬mento del nuovo porto di Tremestieri non è possibile delocalizzare gli approdi dei traghetti e i cantieri navali) non deve costituire un limi¬te alla visione di riqualificazione complessiva. Da qui l’impegno dell’AdSP di dotarsi di un masterplan unitario per lo sviluppo dell’area e della progettazione preliminare, già prevista come attività da affidare al vincitore del con¬corso stesso, per avviare la riqualificazione del¬la porzione che ha come fulcro l’ex area Fiera non escludendo che successivamente si possa avviare anche quella dell’area terminale, in di¬rezione nord, che coinvolge il lungomare del Ringo e il promontorio dell’Annunziata.
La rigenerazione del waterfront Boccet¬ta-Annunziata dovrà essere realizzata attraver¬so una dimensione progettuale ecologicamen¬te e paesaggisticamente orientata in coerenza con le previsioni del PRP vigente e facendo tesoro dei risultati del confron¬to pubblico operato nelle fasi preparatorie.
Con l’obiettivo di restituire continuità al waterfront, l’indicazione è la creazione di un unico affaccio/promenade/parco lineare, desti¬nato alla libera fruizione del mare, definito da due “linee” strutturanti (la “linea d’affaccio” e la “linea della percorribilità/continuità”) che, in molti casi, si fondono divenendo un unico “spazio pubblico”.
Per quanto riguarda le superfici coperte per l’intera area Boccetta-Annunziata si registra un indice di copertura di circa il 12,24%. La volontà dell’Autorità di Sistema Portuale dello Stretto è quella di non incrementare tale percentuale e, laddove possibile, di ridurne l’incidenza così da diminuire il consumo di suolo.
Nell’ex Area Fiera – in cui è presente una percentuale superiore alla media complessiva e per la quale è emersa dal confronto pubblico la necessità di ampi spazi all’aperto – è inten¬zione dell’AdSP consentire ai progettisti di svolgere una riflessione sugli edifici non sog¬getti a provvedimenti espressi di vincolo ar¬chitettonico e sulla possibilità di “trasferire” le cosiddette superfici da «ridefinire in sede di PIO» in altre WAT in cui le percentuali sono più basse; in tale ottica la WAT 1.1 – Sottoambi¬to Rada S. Francesco potrebbe risultare la più idonea in quanto su tale area sono previste at¬tività che richiedono superfici coperte.
Per quanto riguarda la questione dell’edifi¬cio già destinato a Teatro si segnala che lo stes¬so è stato oggetto di intervento di demolizione (con l’apertura di molte polemiche in città tra i favorevoli alla ricostruzione e i contrari; vista la rilevanza del tema, nell’ambito del confron¬to pubblico è stata posta la domanda “Saresti d’accordo nel costruire un fabbricato da desti¬nare a servizi nell’area dell’ex Teatro in Fiera?” che ha visto il 45,6% degli intervistati risponde¬re sì, il 40,4% dire no mentre il 14% non sapeva o non ha risposto) in previsione di una ricostru¬zione che, tuttavia, è stata sospesa dall’AdSP rinviando la decisione all’esito del presente Concorso di progettazione, in maniera da con¬sentire una valutazione all’interno delle propo¬ste progettuali che saranno presentate.
In accordo con la categoria “H-attività spor¬tive” individuata per la WAT 1 e, in particolar modo, riguardo al “sottoambito 3 – Annunzia¬ta”, ricadente interamente all’interno di una Zona di Protezione Speciale, è da sottolineare la presenza di “Circoli Sportivi” che, nel rispet¬to delle funzioni sociali/ricreative/sportive, po¬trebbero essere ricollocati nell’ambito di una nuova progettazione (valutandone la sosteni¬bilità economica di costruzione e gestione).
I progettisti dovranno contemperare le di¬verse necessità emerse dal confronto pubblico in relazione da una parte alla richiesta di “apri¬re” spazi e, dall’altra, a quella di prevedere spa¬zi coperti per lo svolgimento di attività sociali, educative, sportive, culturali, ecc. Per ottenere la continuità della promenade è possibile prevedere l’eliminazione dei distri¬butori di carburante presenti nell’area oggetto di intervento.
Il progetto richiesto nella fase di 1° grado del concorso dovrà consi¬stere in una progettazione alla scala urbana, in¬tesa come un insieme di contenuti progettuali di livello urbanistico messi a sistema – tali da poter essere individuati come Piano di Inquadra¬mento Operativo (PIO) del PRP di Messina – in grado di orientare con sufficiente chiarezza la seconda fase progettuale di dettaglio prevista dall concorso. A tal fine, si ritiene importante che vengano delineati i principali interventi trasformativi, precisando le desti¬nazioni funzionali previste, i criteri realizzati¬vi, con alcuni dettagli tipologici, tecnologici, costruttivi, materici, affinché si comprenda il progetto ideativo nel suo complesso, ed emer¬gano le logiche compositive e di passaggio tra la scala urbanistica e quella architettonica. Un “Masterplan”, corredato da relazioni ed elabo¬rati, da intendersi come progetto propedeu¬tico all’approfondimento relativo agli ambiti WAT 2 e WAT 3* previsto nella successiva fase.
Ai partecipanti ammessi al 2° grado del con¬corso è richiesto lo sviluppo dell’idea proget¬tuale presentata nel 1° grado, attraverso l’ap¬profondimento solo delle WAT 2 e WAT 3*. Dalle analisi preliminari effettuate dall’AdSP dello Stretto è stato stimato preliminarmente e sommariamente in € 152.298.330,00 l’importo complessivo dell’intervento urbanistico (PIO) e in € 68.539.843,62 l’importo complessivo per il PFTE. Il termine per la presentazione delle candidature è già fissato alle ore 12.00 del 18/10/2023 mentre l’intera procedura dovrebbe completarsi con l’individuazione del progetto vincitore entro marzo 2024.

Dichiarazione Presidente AdSP dello Stretto, Mario Mega:
“Sin dai primi momenti dal mio insediamento avevo dichiarato che avremmo individuato una soluzione per la riqualificazione dell’area della ex Fiera all’interno di un progetto più ampio che avrebbe dovuto riguardare tutta l’area compresa tra i torrenti Boccetta e Annunziata. Oggi, finalmente, quell’idea si concretizza con la pubblicazione di un concorso di progettazione complesso che è frutto anche delle suggestioni che sono emerse dal confronto pubblico attivato nei mesi scorsi. Confronto pubblico che, grazie al lavoro preparatorio e di lettura successiva condotto con grande professionalità e competenza dalla Prof.ssa Marina Arena e dal suo gruppo di ricerca di UNIME, in particolare dall’Ing.Francesco Cannata, ha consentito di raccogliere al meglio le istanze della cittadinanza integrando le aspettative di sviluppo dell’Ente. Entro la metà del 2024 Messina potrà finalmente disporre di un masterplan per l’intera area e di una progettazione di dettaglio per il recupero degli immobili della ex fiera che consentirà di poter accedere a finanziamenti per la completa riqualificazione. Nel frattempo, a giorni, saranno avviati i lavori di sistemazione delle aree libere con la creazione di un primo tratto del parco urbano che tanti commenti positivi ha suscitato al momento della presentazione pubblica. Come dicevo un iter complesso, che ha comportato anche la redazione di studi urbanistici ed idraulici di dettaglio svolti dall’Università di Messina, per la costruzione di un bando che, per la qualità delle richieste che contiene, deve essere in grado di attrarre la partecipazione dei migliori professionisti dell’architettura italiana ed europea. Una sfida per la trasformazione di un’area, che è portuale ma anche di connessione con il tessuto cittadino, che aspira a diventare una delle attrazioni di Messina. Un ringraziamento va all’Ordine degli Architetti di Messina che ci ha consentito di sottoscrivere con il Consiglio Nazionale degli Architetti una apposita convenzione per utilizzare la loro piattaforma di gestione dei concorsi e per rifinire al meglio il bando di gara nell’interesse della maggiore e più corretta partecipazione dei professionisti”.

Dichiarazione Presidente Ordine degli Architetti di Messina, Pino Falzea:
“Siamo molto soddisfatti del fatto che una delle aree più importanti per la trasformazione strategica della città di Messina, possa essere pianificata e rigenerata attraverso un masterplan che scaturirà finalmente da un concorso di Progettazione in due fasi, che l’Ordine degli Architetti PPC consiglia sempre alle pubbliche amministrazioni come lo strumento migliore per portare qualità e bellezza nei nostri territori. Un grazie particolare lo rivolgiamo al Presidente Mario Mega che ha accolto il suggerimento e concordato con noi sull’importanza del confronto sulla qualità del progetto per pianificare quello che è uno dei luoghi cardine per la rinascita di Messina, ed ha voluto insieme a noi programmare questo importantissimo Concorso internazionale, la cui pubblicazione avviene con ritardo rispetto ai tempi programmati solo perché il bando si è dovuto adeguare al nuovo codice degli appalti nel frattempo diventato operativo. Il primo grado del Concorso sono certo che saprà offrire soluzioni straordinarie per la connessione di quest’area con il tessuto urbano circostante, per l’uso idoneo della costa che potrà diventare passeggiata, darsena, spiaggia attrezzata della città consolidata e quanto ancora i progettisti che si confronteranno nel Concorso internazionale sapranno, in conformità al Piano Regolatore Portuale vigente, suggerire. L’approfondimento del secondo grado del Concorso consegnerà ai messinesi invece soluzioni architettoniche di dettaglio per l’area della ex fiera, caratterizzata da importanti testimonianze del razionalismo italiano e che ad operazioni concluse siamo certi che sarà finalmente aperta, senza più barriere, e restituita a funzioni tipiche urbane, secondo suggestioni e soluzioni che varranno offerte dai partecipanti al Concorso stesso.”